Fantasma dell’opera film

Il fantasma dell'Opera ("Le Fantôme de l'Opéra") è un popolare romanzo di Gaston Leroux. Il soggetto è stato adattato in numerose opere musicali, in balletti, al cinema e in televisione.

Il fantasma al cinema negli anni 2000 e 2010. L'ultima trasposizione sotto forma di film risale al 2011: è "The Phantom of the Opera at the Royal Albert Hall", produzione inglese diretta da Nick Morris e basata sul musical del 1986 "The Phantom of the Opera" di Andrew Lloyd Webber. Nel cast ci sono Ramin Karimloo, Sierra Boggess e Hadley Fraser. Per celebrare il venticinquesimo anniversario del musical, tre performance speciali sono state filmate alla Royal Albert Halls.
Riferimenti all'opera di Leroux si possono trovare anche nel film d'animazione "Un mostro a Parigi" di Bibo Bergeron, sempre del 2011.
Del 2004 è invece la pellicola di Joel Schumacher; anche questa si basa sul musical e presenta nel cast Gerard Butler nei panni del fantasma e Emmy Rossum in quelli di Christine.

Il fantasma negli anni '80 e '90. Nel 1998 Dario Argento dirige Asia Argento e Julian Sands ne "Il fantasma dell'opera", adattamento singolare nel quale il protagonista non è sfigurato ma è, anzi, un uomo affascinante pieno di risentimento per essere stato abbandonato e cresciuto nelle fogne sotterranee dell'Opera.
L'adattamento di Dwight H. Little del 1989 presenta toni grotteschi e sadistici; il fantasma è un bell'uomo che cede l'anima al diavolo per poter essere amato solo per la musica, ritrovandosi poi sfigurato. Anziché mettersi una maschera, si cuce sulla faccia i suoi travestimenti.

Il fantasma dagli anni '40 ai '60. Nel 1962 Hammer Horror produce una versione della storia di Leroux con Herbert Lom e Heather Sears, rendendo iconica la "Toccata e Fuga in D Minore di Bach", associata al personaggio del fantasma e suonata all'organo. Il fantasma cerca vendetta perché la sua opera su Giovanna d'Arco viene rubata da un direttore d'orchestra che lavora all'Opera.
Nel 1943 Claude Rains interpreta il fantasma accanto a Susanna Foster. Il film riutilizza lo stesso studio del precedente film muto del 1925 e ripropone la scena della caduta del lampadario sulla platea. Elemento che verrà poi ripreso dalla tradizione futura è il fatto che Erik sia sfigurato non dalla nascita ma a causa dell'acido che gli è stato gettato addosso.

Prime apparizioni del fantasma al cinema. Il famosissimo classico della Universal Studios è un film muto del 1925 per il quale è stata creata appositamente una fedele replica dell'Opera di Parigi come setting. Una scena viene spesso citata come uno dei momento più memorabili della storia del cinema, ed è quella in cui Christine si avvicina a Erik da dietro per togliergli la maschera.
La primissima trasposizione cinematografica risale al 1916: "Das Gespenst im Opernhaus", o "Das Phantom der Ope", è un film ad oggi perduto di cui si conserva solo testimonianza nei rimandi nelle opere successive.