Bella addormentata

Marco Bellocchio torna ai temi scomodi de L\'ora di religione (Il sorriso di mia madre) del 2002: lì era la religione, qui la fede applicata alla malattia e al diritto all’eutanasia. Il film s’ispira alla vicenda di Eluana Englaro, ragazza morta in maniera naturale nel 2009 a seguito dell\'interruzione della nutrizione artificiale. Nel film troviamo un senatore che deve scegliere se votare una legge che contrasta con la sua coscienza: se non la votasse, disubbidirebbe alla disciplina del partito. Innato la figlia Maria è un’attivista del movimento per la vita che manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Sul fronte laico sono schierati Roberto e il fratello: Maria si innamora di lui. Intanto un’attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, mentre il rapporto con il figlio si logora. Infine c’è Rossa, desiderosa di morire mentre il giovane medico di nome Pallido si oppone. Solo alla fine si apre un risveglio.

Il film vede un cast composto da Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Pier Giorgio Bellocchio, Toni Servillo, Maya Sansa, Gianmarco Tognazzi, Brenno Placido e Roberto Herlitzka. Il film è in concorso alla 69a Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il titolo echeggia La bella addormentata (1697) fiaba di Charles Perrault.