Il simbolo dell’albero è venerato in tutte le culture, come principio di vita e di longevità: la verticalità lo proietta verso il cielo, la fissità con radici al suolo lo collega al basso, esprimendo così mediazione tra mondi inferiori e superiori. L’origine biblica lo considera dispensatore di cibo e immortalità, quando Dio disse ad Adamo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti" (Genesi, 2,15-17). Segnando le stagioni misura il tempo, delineandosi anche simbolo di morte
In letteratura l’albero è collegato a sostrati simbolici. Frutti dell'albero della vita il primo de quali è l'unità, e trinità di Dio ... Raccolti da Nicolò Statta è un volume del 1699 che ha lo scopo della didattica religiosa. In poesia il simbolo di purezza infantile è reso dall’“albero a cui tendevi / la pargoletta mano / il verde melograno” (1871) di Giosuè Carducci; The Tree è un libro autobiografico di John Fowles (1926-2005) dove si discute dell'essenza della natura e del suo rapporto con le arti creative. In fiction l’albero è stato reso dal racconto The Tree (1920) di HP Lovecraft, facente parte della fase "Macabre" e suggestivo per la rappresentazione di Pan come una forza della natura.
Del 1957 è l’allusivo Il barone rampante di Italo Calvino, dove Cosimo Piovasco di Rondò si muove da un albero all’altro. Del 2007 è Dall'albero al labirinto. Studi storici sul segno e l'interpretazione (Bompiani) di Umberto Eco, che contiene saggi di semiotica e interrogativi della cultura occidentale da Aristotele a Vattimo, dal Cabala, Marco Polo a Immanuel Kant. Toccante è L' albero dei mille anni. All'improvviso un cancro, la vita all'improvviso di Pietro Calabrese, compendio della sua attività giornalistica.
Al cinema Come Harry divenne un albero (2001) di Goran Paskaljevic collega il simbolo del vegetale a quello della purificazione; The Tree (2010) di Julie Bertuccelli vede il padre della giovane Simone morire in un incidente contro un albero, cosicché la figlia parla con l’albero credendo che reincarni il genitore. Del 2007 è L’albero della vita (The Fountain) di Darren Aronofsky con Hugh Jackman e Rachel Weisz, storia di un personaggio poliedrico che percorrendo i secoli è conquistador, scienziato e astronauta con l’obbiettivo di vincere la morte e salvare la sua donna che ama. The Tree of Life (2011) di Terrence Malick vede il deluso Jack O'Brien cerca risposte alla propria incertezza.
Nella musica singolare è l’album The Joshua Tree (1987) dove gli U2 s’ispirano alla pianta Yucca brevifolia, che cresce nel deserto. Lorenzo 1997 – L'albero (1997) è il nono album di Jovanotti, colorato e complesso. Del 2000 è il composito The Magnificent Tree degli Hooverphonic, del 2006 il raro The Red Tree di Moneen.
Nei comics Inuyasha è metà demone e metà umano, che dopo aver rubato la potente sfera dei Quattro Spiriti è imprigionato in un albero.
Dal punto di vista psicologico, nei disegni dei bambini o degli adulti l’albero esprime i complessi e le angosce e i contenuti rimossi del soggetto: individua presenza o assenza di radici, ramificazioni povere o numerose, solidità o vulnerabilità del tronco, fogliame folto o povero. Ognuno di questi dettagli indica la vita della persona, con il proprio vissuto e le emozioni.
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