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Mamma della sposa, quali sono le regole di abbigliamento

Mamma della sposa, quali sono le regole di abbigliamento

La mamma della sposa ha un ruolo centrale nella cornice di un matrimonio formale. La sua presenza deve essere elegante, misurata e coerente con l’importanza della cerimonia, evitando di oscurare la protagonista della giornata.

La scelta dell’abito e degli accessori non è casuale e segue codici estetici e di etichetta che hanno come obiettivo la costruzione di un’immagine raffinata, armonica e in sintonia con il contesto cerimoniale.

Consigli di stile per la mamma della sposa

Il primo principio che guida la scelta dell’abbigliamento per la mamma della sposa è il rispetto della gerarchia visiva all’interno della cerimonia. In caso di dubbi, per idee di look adeguati al contesto è preferibile rivolgersi ad esperti del settore, come per esempio Davino cerimonia, capaci di proporre soluzioni su misura che tengano conto del protocollo, della stagionalità e del fisico della cliente.

L’abito non deve mai entrare in competizione con quello della sposa né con l’armonia del corteo nuziale, esprimendo autorevolezza e sobrietà. Le linee preferibili sono morbide, con tagli sartoriali che accompagnino la figura, mantenendo al contempo proporzioni eleganti e un portamento autorevole.

I tessuti pregiati quali mikado, crêpe de chine, organza o chiffon garantiscono una resa visiva sofisticata e una caduta fluida, qualità essenziali in un contesto altamente codificato.

La scelta della lunghezza dell’abito dipende dall’orario e dal grado di formalità del matrimonio: il lungo è indicato nelle cerimonie serali, mentre un midi o un lungo al ginocchio con giacca strutturata sono più adatti a cerimonie diurne. La giacca, spesso coordinata, ha un ruolo fondamentale estetico e tecnico: bilancia la figura e completa l’insieme con rigore.

Gli accessori per la mamma della sposa

La costruzione di un’immagine coerente passa necessariamente dagli accessori, elementi che in un contesto nuziale non svolgono una funzione ornamentale fine a sé stessa, ma tecnica e simbolica.

La scelta delle calzature, per esempio, deve rispondere a criteri di comfort e portamento: un tacco medio o largo, mai eccessivamente alto, garantisce eleganza e stabilità per l’intera durata della giornata. La borsa, preferibilmente una clutch o una pochette rigida, completa l’insieme evitando di introdurre degli elementi voluminosi che romperebbero l’armonia del look.

I gioielli hanno un ruolo delicato, orientandosi per i preziosi non appariscenti, essendo un arricchimento del look. Via libera a perle, diamanti e pietre in tonalità coerenti con l’abito. In molti casi, l’inserimento di un elemento di valore affettivo, come un gioiello di famiglia, permette di unire eleganza e significato personale, in linea con la solennità del momento.


Il
cappello o il fascinator, elementi tradizionalmente associati alle cerimonie formali, trovano la loro giustificazione estetica nei matrimoni celebrati al mattino o all’aperto. La loro proporzione dovrebbe rispettare l’equilibrio dell’intero abito, tanto è vero che gli eccessi volumetrici o decorativi non sono ammissibili in un contesto di sobrietà raffinata. che garantisce armonia visiva e rafforza la presenza scenica della madre della sposa.

Dress code per la palette cromatica: alcuni consigli

Ci sono moltissimi film famosi ambientati in contesti matrimoniali, alcuni dei quali possono dare uno spunto simpatico sui dress code e sulle palette cromatiche.

Le tinte da escludere in maniera categorica sono il bianco e l’avorio, riservati esclusivamente alla sposa, così come il nero integrale, associato ad altri contesti simbolici. Oltremodo il rosso fuoco o i toni eccessivamente accesi rischiano di creare uno squilibrio visivo e di spostare l’attenzione in maniera inappropriata.

Le nuancepreferibili si muovono su registri cromatici sofisticati e controllati: tonalità pastello, polverose o cangianti, come cipria, lavanda, verde salvia, azzurro polvere, champagne o grigio perla, risultano perfette per cerimonie diurne.

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