Il settore del content writing applicato alle aziende è in rapida espansione, perché permette di ricreare la storia di un brand in maniera vivida, piuttosto che affidarla solo a spot pubblicitari.
I valori medesimi che l’azienda deve veicolare si prestano ad un racconto della propria vicenda, dagli inizi agli obiettivi raggiunti. Ad esempio lo studio Flowriting fornisce questo servizio di ghost writing, unendo la la possibilità di realizzare biografie: si può raccontare la propria storia, quella di un familiare o quella della tua impresa, trasformandola in un libro, tramite interviste e fino alla scrittura del testo completo. Le stesse biografie personali vanno redatte con apposte tecniche di narrazione, che evidenzino i momenti salienti di una carriera, le difficoltà incontrate e gli ostacoli superati, fino al climax finale.
Lo storytelling di un'azienda e la biografia personale
Il mercato del content writing è in rapida ascesa. Le stesse aziende preferiscono lo storytelling del proprio vissuto ad una campagna adv, ad esempio erogata tramite AdWords: lo reputano più incisivo e duraturo.
La Suprema del Wisconsin ha recentemente ripristinato una norma sul "ghostwriting", inerente le professioni legali. A decorrere dal 1 ° luglio 2020 gli avvocati possono ottenere assistenza nella redazione di una memoria difensiva, accusatoria, mozione o documento depositato da una parte, senza firmarla.. Il documento deve solo indicare che è stato "preparato con l'assistenza di un avvocato". Questo perché molte memorie erano di difficile comprensione da parte degli uditori, e un ghost writer riesce invece a renderle di divulgazione efficace ed immediata.
Come il ghost writing aiuta i brand e i personaggi famosi
Un recente articolo del The Guardian racconta la vita di un famoso ghost writer, che ovviamente vuole restare anonimo. Lui stesso si definisce capace di “scrivere discorsi per persone che riescono a malapena a leggere i loro copioni, perché parlare in pubblico li rende nervosi (statisticamente, parlare in pubblico è la paura numero uno, peggio anche della morte). Scrivo per persone così irresistibili e belle da poter recitare l'alfabeto e ottenere una standing ovation”. Afferma che all’inizio della carriera credeva che i politici, manager di azienda, star del cinema o presentatori fossero anonimi nella redazione di un testo. “Ora so che ero ingenuo quando supponevo che qualsiasi personaggio pubblico, anche uno che è un bravo scrittore, rediga i propri discorsi, biografie o altri testi”.