Recensione film Quando eravamo fratelli, potente coming-of-age
In sala dal 16 maggio, distribuito da I Wonder Pictures.
Premiato al Sundance, Quando eravamo fratelli (We the Animals) è tratto dall'omonimo libro di esordio di Justin Torres. È il racconto di un coming-of-age in parte autobiografico. Lo script dell'adattamento cinematografico è stato curato da Jeremiah Zagar e Dan Kitrosser. La regia è di Zagar.
L'occhio del documentarista cattura la formazione singolare del giovane protagonista. Siamo negli Anni Ottanta a Utica nello Stato di New York. Jonah è il più piccolo della famiglia. Ha due fratelli di poco più grandicelli. Insieme formano un gruppetto unito, un legame che finisce per spezzarsi.
Schede
Quando eravamo fratelli trama
Il padre (Raul Castillo) è portoricano e lavora come vigilantes notturno. La madre (Sheila Vand) è di origine italiana ed è impiegata come operaia. Quello tra i due genitori è un rapporto burrascoso, meno alti e più bassi. La donna è vittima di violenze domestiche, ma lo riaccoglie in casa tutte le volte che Paps decide di tornare rabbonito.
Jonah
ha appena compiuto 10 anni. È il tempo in cui i maschi diventano
grandi e abbandonano le mamme. Jonah invece è diverso, ha una natura
particolarmente sensibile e la notte disegna di nascosto i
suoi pensieri sul diario. Ogni volta che il marito abbandona il tetto coniugale,
Ma passa le giornate a letto depressa: non mangia e non cucina,
mentre i tre fratelli si arrangiano.
I problemi di genitori,
esasperati dalla precaria situazione economica, forgiano le
insicurezze dei figli.
Recensione
L'amore, spiato in una piccola casa senza privacy, dopo le botte è una dinamica incomprensibile: la rabbia esplode. L'energia dei tre fratellini si schiude in una notte di stelle urbana. Potente ed emozionante la sequenza iniziale che suggella quella di chiusura, c'è tutto il senso della vita da difendere.
Quando
eravamo fratelli è un piccolo, meraviglioso film indipendente. Suo
malgrado, nonostante la promessa fatta alla madre, Jonah sarà
costretto ad ascoltare il cambiamento che scalpita in sé. Le sfide
si affollano minacciose. Per salvarsi, la decisione da prendere sarà dolorosa.
Visionariamente potente e liberatorio.
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