Recensione film: Empire of Light

Cinema / Recensione - 02 March 2023 14:00

Empire of Light è il film drammatico nelle sale

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Ampio, a volte ridondante, ma denso e strabordante di significato. Un film che lancia una sfida allo spettatore, alzando sempre più l’asticella per cercare di arrivare fino all’intimo di ognuno. Riuscendoci, anche se non senza sforzo. Sam Mendes prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei sentieri tortuosi della storia e della memoria personale, in una sorta di flusso di coscienza cinematografico. Il tutto per entrare nella parte più nascosta dell’animo umano: un po’ come per American Beauty, il capolavoro del regista che gli valse l’Oscar al suo esordio.


Film Empire of Light - video

La trama del film Empire of Light

La storia di Empire of Light è ambientata nei primi anni Ottanta e si svolge all’interno di un vecchio cinema sbiadito: già dalla prima lunghissima scena si intuisce che i colori della trama saranno pastello. In un paesino costiero inglese, Hilary (Olivia Colman), una donna che soffre di depressione e che gestisce il cinema, si trova alle prese con un nuovo dipendente, Stephen (Micheal Ward), il quale sogna di scappare dalla monotonia provinciale. Hilary ha una relazione extraconiugale con il suo capo Donald (Colin Firth). Quando però Stephen entra nella sua vita, ne nasce un rapporto delicato e profondo, quasi involontario, che li spinge verso una relazione, disegnata anche grazie al potere curativo della musica e del cinema. Stephen è anche preso di mira da alcuni razzisti del posto: argomento questo, insieme alla relazione fedifraga di Hilary, che restano tabù nelle loro conversazioni.

La tensione cresce fino a quando è la stessa donna a rivelare la sua relazione con Donald alla moglie Brenda, proprio durante la proiezione di un film. La situazione si complica: Stephen cerca di aiutare Hilary, ma la polizia fa irruzione nel suo appartamento e lei viene ricoverata. Poi Hilary torna al lavoro,  ma Stephen viene aggredito da tre membri del Fronte Nazionale. E’ lo scioglimento della trama, che porta poi verso un finale poetico e intimo.


 

La regia di Empire of Light 

Sam Mendes, reso celebre alla regia dal successo ottenuto con American Beauty, ha curato anche la regia di Era mio padre, Jarhead, Revolutionary Road, American Life, Skyfall, Spectre e 1917.  Tutte pellicole dalla trama intrecciata e abissale: anche in Empire of Light il tiro non cambia. Il regista sembra interessato a trasmettere un messaggio frammentato, con un intreccio della storia non lineare, per poi ricalibrarlo con la sovrapposizione di situazioni e personaggi. Mendes usa questo sistema reticolare perché crede che la realtà sia altrettanto complicata di come la rappresenta lui. Il metodo è efficace, anche se è difficile da tramettere, perché per lo spettatore è più arduo da accogliere, in quanto si tratta di una narrazione tortuosa.  

In Empire of Light, Mendes torna a lavorare con uno dei suoi più importanti collaboratori: Roger Deakins (1917, Blade Runner 2049, Skyfall, Le ali della libertà), il direttore della fotografia candidato a 15 premi Oscar e premiato con due Academy Award, giunto alla sua quinta collaborazione con Mendes. 

Il cast del film Empire of light 

Hilary è interpretata da Olivia Colman (Nulla è come sembra), mentre Stephen da Micheal Ward (The A List). Toby Jones (Neverland, I miserabili) veste i panni di Norman, e Colin Firth (Love Actually, Il discorso del Re) è Mr. Ellis, Monica Dolan (La nave sepolta, Cyrano) è Rosemary Bates. 

Empire of light: la data di uscita al cinema 

La pellicola è stata presentata il 3 settembre 2022 al Telluride Film Festival, poi al Toronto International Film Festival e distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 9 dicembre dello stesso anno. Sarà nelle sale italiane dal 2 marzo 2023.

© Riproduzione riservata



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