Recensione di Everything sucks!, la serie tv sugli anni novanta che si ferma all'apparenza
Everything Sucks! è il primo tentativo di recuperare la nostalgia dei Nineties, ma fa centro solo in parte.
Nonostante gli evidenti tentativi di emulare Stranger Things, le similitudini tra i due show si fermano agli aspetti più superficiali, quelli della nostalgia dolceamara, dei club di studenti delle superiori e delle pedalate in bici nelle periferie degradate. Manca però un'adeguata profondità psicologica dei personaggi, persino di quelli principali, i giovani, emaciati e naturalmente autolesionisti Kate e Luke, nonché dei loro amici nerd McQuaid e Tyler. Gli showrunner Ben York Jones e Michael Mohan hanno alle spalle molti prodotti pregevoli come, rispettivamente, Like Crazy, vincitore del Dramatic Grand Jury Prize al Sundance Film Festival e la commedia romantica Save the Date; in Everything Sucks!, però, la verve istrionica che li caratterizza appare offuscata, come se l'operazione nostalgia si concretizzasse solo attraverso il recupero di cliché abusati.
Schede
Nel cast di Everything Sucks! troviamo Peyton Kennedy e Jahi Winston nel ruolo degli studenti Kate Mess e Luke O'Neil, mentre Patch Darragh è Ken Messner, il preside nonché padre di Kate; Claudine Mboligikpelani Nako interpreta l'attendente di volo Sherry O'Neil, madre di Luke, Rio Mangini è McQuaid, Quinn Liebling il nerd Tyler e Sydney Sweeney la brillante Emaline Addario. La giovane e promettente protagonista Peyton Kennedy, classe 2004, ha già una discreta carriera al suo attivo: l'ultimo film realizzato è Cardinal del 2017, dove interpreta Julie.
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