Escape Plan 3 con Sylvester Stallone, ultima sfida nei panni di Breslin: la recensione del film
Cinema / Recensione - 04 July 2019 16:20
In sala dal 4 luglio, distribuito da M2 Pictures.
Escape Plan 3 (Escape Plan: The Extractors, il titolo originale) esce oggi nelle sale italiane. Per i fan di Sylvester Stallone, il terzo film si rivela migliore del precedente. Negli Stati Uniti, questo sequel a mandorla non ha avuto una release al cinema, ma è stato direttamente proposto in DVD.
Il successo del primo capitolo, diretto da Mikael Hafstrom con Sly e Arnold Schwarzenegger, attira investimenti cinesi nella produzione. Escape Plan 2 è un flop, bocciato senza appello dalla stampa specializzata con Stallone che arriva ad ammettere, “il peggior film della mia carriera”.
Escape Plan trama e prossimi impegni di Sly
Tornando a Escape Plan 3, affollata co-produzione cino-statunitense, la trama è piuttosto lineare. L'esperto di massima sicurezza carceraria Ray Breslin (Stallone) è ingaggiato da un magnate di Hong Kong, Wu (Russell Wong) per liberare la figlia rapita, Daya (Malese Jow). Le cose si complicano quando la stessa compagnia di Breslin (Jaime King) viene rinchiusa in una prigione lettone. Dietro c'è il villain Lester Clark Jr (Devon Sawa), una vecchia conoscenza di Breslin: da una parte brama il bottino del riscatto, dall'altra cerca vendetta per il padre (Vincent D'Onofrio). Insieme al team composto da Hush (50 Cent) e Trent (Dave Bautista), Breslin lotta contro il tempo per salvare le due donne.
Escape Plan 3 scorre veloce grazie a una durata opportuna. La prima parte macchinosa cede il passo a una seconda decisamente action, con Stallone protagonista di alcune scene di puro intrattenimento visivo. L'attore mantiene una forma invidiabile, l'appuntamento con Rambo Last Blood è per metà novembre. Inoltre, ci sono buone probabilità per tornare a vestire i panni di Barney Ross in I Mercenari 4.
© Riproduzione riservata