X-Force, i mutanti della Marvel appariranno nei prossimi film sequel di "Deadpool"

Cinema / Cinecomics / News - 25 November 2016 15:00

La 20th Century Fox sta preparando la trilogia di "Deadpool", in quanto sta cercando il regista del secondo capitolo e sta iniziando a pensare anche al terzo episodio. E in entrambi i film d

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X-Force in “Deadpool”. Per molto tempo si pensava che la 20th Century Fox avrebbe realizzato uno spin-off sugli “X-Force”, un gruppo di personaggi mutanti creati dalla Marvel. Ora tutto ciò è messo in discussione, in quanto sono arrivate delle notizie che affermano che la casa di produzione voglia inserire alcune figure del gruppo nei prossimi due capitoli di “Deadpool”, al quale sta dedicando una trilogia. Bisogna dunque capire se la Fox intenda far apparire tali personaggi per introdurli al pubblico in vista di un film tutto dedicato a loro o se invece li voglia far “assorbire” completamente nei vari “Deadpool”.

I fumetti. Gli “X-Force” sono un gruppo para-militare di mutanti protagonisti dell’omonima serie a fumetti creata nel 1991 dalla Mavel Comics. Alcuni dei principali X-Force sono l’adolescente Boom Boom, l’Apache Warpath, l’immortale Cannonball e la coppia di amanti anti-eroi Cable e Domino (che sicuramente appariranno nel prossimo “Deadpool”). Con gli anni, gli autori hanno gradualmente approfondito tali personaggi, concentrandosi per esempio sulle loro origini e sulle loro relazioni familiari. Ma basterà questo a realizzare un intero film su di loro?

Il successo dei cinecomics. È indubbio che negli ultimi venti/quindici anni Hollywood si sia concentrata in modo assiduo ai supereroi dei fumetti, facendo diventare il cinecomics un genere a tutti gli effetti. Questo perché le opere dedicate ai vari “Batman”, “X-Men”, “Captain America”, ecc., hanno avuto dei grandi risultati commerciali a livello mondiale. E come accade a tutti i generi cinematografici, anche il cinecomics ha sia dei codici definiti sia delle varianti interne: per esempio, vi sono i film cupi e ad effetto di Zack Snyder, le opere più ironiche e “scorrette” alla “Deadpool” e anche le serie più “romantiche”, come i tre “Spider-Man” di Sam Raimi.

Un genere in esaurimento? Tra i meriti che si possono riconoscere alla proliferazione del cinecomics vi è sicuramente quello di aver sprigionato al suo interno una certa creatività, come dimostrano opere non banali e apprezzate da quasi tutti quali “The Avengers” e “Guardiani della galassia”. Ma al di là della riuscita del singolo film o della singola saga, vi è da chiedersi se la continua produzione di opere dedicate ai supereroi sia eccessiva e se alla lunga rischia di stancare un pubblico e un mercato ormai saturi di mutanti, superpoteri e pericolosi antagonisti.

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