The Heat 2, il sequel del film commedia con Melissa McCarthy

Cinema / Comedy / News - 02 November 2016 15:00

Nel 2013, "The Heat" ha riscosso un enorme e inaspettato successo al botteghino, il che faceva ben sperare per un secondo capitolo. A tre anni di distanza, il regista Paul Feig afferma che &

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Film Show Dogs - Entriamo in Scena

“The Heat”, film con Sandra Bullock e Melissa McCarthy da noi uscito con il titolo “Corpi da reato”, è stato una delle sorprese dell’estate 2013. Alla luce dei 230 milioni di dollari incassati nel mondo (a fronte di un budget di soli 43 milioni), un sequel sembrava praticamente inevitabile. A distanza di tre anni, però, di “The Heat 2” non si è saputo più nulla, e a detta del regista Paul Feig il progetto è stato messo in standby primariamente per volere di una delle due star principali, Sandra Bullock.

In realtà l’attrice non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma oltre a Paul Feig anche la sceneggiatrice del film, Katie Dippold, ha spiegato che “’The Heat 2’ non si farà, purtroppo, a meno che non riusciamo a far cambiare idea a Sandra Bullock”. I motivi di questo rifiuto sono forse da ricercarsi nel fatto che i sequel non hanno mai portato fortuna alla Bullock: “Speed 2 – Senza limiti” e “Miss F.B.I. - Infiltrata speciale” (seguito di “Miss Detective”, del 2000) sono infatti considerati tra i peggiori film della sua carriera. Dopo l’Oscar vinto nel 2009 per “The Blind Side”, e il plauso unanime ricevuto dalla critica per la sua interpretazione nel fantascientifico “Gravity”, forse l’attrice ha paura di fare passi falsi che possano compromettere il suo rinnovato prestigio, o forse vuole puntare a progetti più coraggiosi e interessanti di una semplice commedia action.

Al suo debutto al botteghino, nell’estate del 2013, il primo “The Heat” non è stato un immediato successo, piazzandosi al secondo posto dopo “Monsters University” nel primo weekend di programmazione. Ma grazie al potere del passaparola, la pellicola è riuscita a guadagnare ben 159,5 milioni di dollari negli Stati Uniti, e altri 70,3 all’estero, per un totale di 229,9 milioni. A questo trionfo si è aggiunta anche la grande popolarità del film nel mercato dell’home video.

“The Heat” si ripropone come rivisitazione in chiave femminile del “buddy-cop film”, ovvero quel genere di film che, ponendo al centro una coppia di poliziotti, raccontano storie che mescolano elementi dell’action, del giallo, e della commedia. Si veda, su tutti, la saga di “Arma Letale”. “The Heat” trova il suo “motore” emotivo nel conflitto tra Sarah Ashburn (Sandra Bullock), agente FBI metodico, cinico e isolato, e Shannon Mullins (Melissa McCarthy), una detective sboccata e irascibile che preferisce le parole ai fatti: due ruoli, soprattutto nel poliziesco, tipicamente maschili, e che solitamente siamo abituati a vedere in mano a un Mel Gibson e a un Danny Glover. Queste due personalità così opposte si ritrovano costrette a collaborare nel nome della giustizia, e nel corso delle indagini scopriranno di essere molto più compatibili di quanto potesse sembrare all’inizio. Una formula collaudata infinite volte dal cinema americano, e che tuttavia sembra ancora funzionare, come dimostrano gli incassi del film.

Allargando la prospettiva, possiamo vedere come, negli ultimi anni, Paul Feig sia riuscito a sfornare un successo dietro l’altro, facendosi portabandiera della commedia femminile degli anni ‘10. “Le amiche della sposa”, “The Heat”, “Spy” sono tutte riuscite a conquistare il pubblico, mettendo al centro donne che con le loro storie riescono a uscire dai vecchi schemi di genere. Feig non ha avuto altrettanta fortuna con il remake di “Ghostbusters” (criticato proprio per il suo cast di sole donne), ma altri hanno deciso di seguire il suo esempio: nel 2017 è in arrivo “Ocean’s Eight”, spin-off “rosa” della trilogia “Ocean’s Eleven”, “Ocean’s Twelve” e “Ocean’s Thirteen”, che avrà nel cast, tra le altre, proprio Sandra Bullock.

© Riproduzione riservata



Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon