The Boy, il film horror sulla inquietante bambola umana con Lauren Cohan
Cinema / News - 09 May 2016 11:32
"The Boy" è il film su una bambola umana, interpretato da Lauren Cohan. Il film è diretto da William Brent Bell.
The Boy è il film di William Brent Bell in uscita il 12 maggio 216, distribuito da Eagle Pictures. Nel cast ci sono Lauren Cohan (“The Walking Dead”), Rupert Evans, Jim Norton, Diana Hardcastle e Ben Robson.
La trama muove da un connubio tra necessità di fare affidamento ad un oggetto per provare affetto e l’orrore che ne consegue. Infatti Greta Evans (Cohan) in cerca di lavoro si trasferisce in un villaggio inglese: il suo passato è travagliato, e l’occasione è soprattutto quella di riscattarsi. Greta trova lavoro come babysitter, ma scopre che la famiglia di anziani coniugi per cui lavora le affida non un bambino, bensì una bambola a grandezza naturale. Il giocattolo è trattato da loro come un bambino vero, considerandolo la reincarnazione del figlio perso 20 anni prima. I coniugi dettano le regole a Greta, lei resta sola nella villa ma invece che seguirle flirta con Malcom (Evans), ragazzo addetto delle consegne: ciò comporta la vendetta della bambola, nella vertigine di un mistero.
Il regista ha deciso di concatenare la storia alla quotidianità, partendo dal presupposto che svegliandosi “nel cuore della notte si pensa che si sentano dei passi. I suoni sembrano molto più forti”. Così il personaggio di Greta non comprende se ciò che sta accadendo sia reale o frutto della sua immaginazione.
Lo sceneggiatore Stacey Menear, al suo primo lavoro dice di avere affondato nei thriller dell’infanzia, come “ The People Under the Stairs” e “The Innocents”: la sua sceneggiatura del 2009, “Mixtape” è stata inclusa nella Hollywood Blacklist dei migliori script non prodotti, ed il film è ora in lavorazione.
Il mondo della bambole viene affrontato così come veicolo per giungere alla suspense: “Ho scoperto che su di loro ci sono molte storie. Ci sono bambole che si presume abbiano preso vita”, ha affermato Menear. Il racconto fu poi mostrato al produttore Matt Berenson, che la lavorato a “The Place Beyond the Pines”, “I, Frankenstein”: lui lo portò lo script alla Lakeshore Entertainment, che intravide nel plot l’unione di elementi sia horror che della psicologia soprannaturale.
La scelta del regista William Brent Bell fu dovuta al fatto che il precedente film horror diretto, “The Devil Inside” fu un successo: costato un milione di dollari ne incassò cinquanta. Inoltre nell’obiettivo dei produttori era la bambola che induce lo spettatori a chiedersi cosa procurerà, con un tratto thriller che Belle avrebbe saputo ben rendere.
Gli effetti speciali di Todd Masters hanno ricreato pelle, capelli, colore degli occhi, espressioni facciali, da un viso angelico che può divenire inquietante. Le lenti a contatto sono diverse, fino alle applicazioni dentarie, al guardaroba di pigiami, pantaloncini.
Il film ripercorre quindi la paura di film simili come “La bambola assassina” (1988) di Tom Holland, “Annabelle” (2014) di John R. Leonetti. Fino al pupazzo meccanico del film “Profondo rosso” (1975) di Dario Argento.
Da un presupposto tipicamente horror, la difficoltà è di mantenere la suspense dall’inizio alla fine. È proprio questa la mancanza rinvenuta nella critica, non riuscendo a sostenere la sua premessa (The Hollywood Reporter), o ad inquietare come anticipato dal suo percorso originale (The New York Times).
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