The A Word, una serie tv sul tema dell'autismo e le difficoltà del comunicare

La seconda stagione della serie televisiva “The A Word” debutterà negli Stati Uniti l’8 novembre sul canale SundanceTV.

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Il racconto si concentra su una famiglia numerosa e pone al centro la figura di un bambino con sindrome autistica. L'intento della serie non è solo quello di tessere una narrazione coinvolgente ma anche di rappresentare una realtà familiare con problemi di comunicazione.

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Alison (Morven Christie) e Paul Hughes (Lee Ingleby) hanno due figli, l'adolescente Rebecca (Molly Wright) e il piccolo Joe (Max Vento). Per i suoi comportamenti, Zoe appare come un bambino particolare e restio a instaurare rapporti sociali, il fratello di Alison, Eddie (Greg McHugh) e sua moglie Nicola (Vinette Robinson) sono le prime persone a intuire la profondità dei suoi problemi. 

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Zoe è diagnosticato autistico e il percorso narrativo della serie indaga le tensioni emotive che pervadono la sua famiglia, dalle reazione dinanzi al cambiamento della quotidianità al tentativo di sviluppare la capacità di comunicare.

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La tematica dell’autismo è centrale anche in “Atypical", serie televisiva creata da Robia Rashid (“The Goldbergs", “Will & Grace”) e disponibile sulla piattaforma streaming Netflix. In questo racconto il protagonista è Sam, un diciottenne autistico impegnato nella ricerca di amore e indipendenza.

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Ciò che accomuna “The A Word” e “Atypical” è la focalizzazione sulle modalità con cui i familiari di una persona autistica reagiscono all’insorgere di una nuova routine.

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