Tales of Berseria, recensione videogame per PS4: il gioco di ruolo giapponese
Games / News - 07 February 2017 14:00
Tales of Berseria incarna lo spirito dei vecchi giochi di ruolo nipponici, tra centinaia di oggetti e combattimenti action in scenari da anime giapponese
Tales of Berseria è il gioco di ruolo giapponese sviluppato e pubblicato da Bandai Namco Entertainment in esclusiva per console Sony, con la versione PS4 che rappresenta la più curata e bella dal punto di vista tecnico e visivo. La saga dei Tales Of, divenuta un marchio in termini di qualità e affidabilità, è rimasta ormai una delle poche serie a sfondo giapponese nei giochi di ruolo, con una struttura che ricorda quella dei vecchi Final Fantasy, con nemici visibili sulla mappa e scontri che hanno luogo in piccole arene di combattimento.
La trama di Tales of Berseria ruota attorno a Velvel Crowe, una ragazza dolce e delicata trasformata in negativo da un evento accaduto tre anni prima degli avvenimenti narrati, che l’ha portata a nutrire un sentimento di rivalsa e odio. La protagonista si unirà così ad un gruppo di pirati, nella scoperta ed esplorazione del regno di Midgand, luogo sacro costellato da numerose isole e segreti. Il disegnatore del mondo di gioco, Mutsumi Inomata, icona della serie, unisce il proprio lavoro allo studio di animazione giapponese Ufotable, per un perfetto connubio tra dialoghi e storia narrata, grazie a filmati ed animazioni avvicinabili a quelle di un anime.
Il gameplay di Tales of Berseria propone un modello da gioco di ruolo giapponese, con un enorme mole di elementi, armi ed oggetti da raccogliere e potenziare. Il sistema di combattimento unisce tradizione orientale e scontri action, con gli avversari presenti e visibili sulla mappa, da poter affrontare o meno a seconda della nostra volontà. Andare incontro al nemico significa avviare la schermaglia, con una transizione sul campo da battaglia effettivo, dove il titolo si trasforma in un gioco d’azione vero e proprio. Gli attacchi e le combo sono demandati a diversi tasti che, se usati in combinazione, comportano un danno maggiore verso le creature ostili. E’ possibile, inoltre, passare da un personaggio all’altro della nostra squadra, per particolari soluzioni offensive e difensive, che configurano in maniera più profonda e complessa l’intera gestione del party durante i combattimenti. Ogni scontro ci fornirà punti esperienza, per salire di livello e poter così sbloccare nuove abilità e potenziamenti, dove la struttura da J-RPG concentra le maggiori attenzioni in termini di contenuti.
La grafica di Tales of Berseria ricorda da vicino quella di un anime giapponese, con contorni disegnati e personaggi dal forte stile nipponico. I modelli poligonali sono nitidi e ben caratterizzati, sia fisicamente che nel vestiario, e le ambientazioni di gioco varie ed evocative. Ciò che si nota, nello sviluppo sia per PS3 che per PS4, è tuttavia la ridotta risoluzione di alcune texture, con superfici impastate e brutte da vedere, in special modo per quanto riguarda il terreno. Se gli scenari, belli dal punto di vista artistico ma meno da quello puramente tecnico, non spiccano per originalità, discorso inverso, invece, per la caratterizzazione dei protagonisti, differenti e curati sia esteticamente che nelle decine di elementi equipaggiabili.
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