Sorelle, intervista alla regista Cinzia TH Torrini e all'attrice Loretta Goggi
Tv / News - 09 March 2017 07:00
La prima puntata della serie televisiva "Sorelle" va in onda questa sera su Rai 1. Mauxa ha intervistato la regista Cinzia TH Torrini e l'attrice Loretta Goggi, interprete del personaggio di
La serie televisiva "Sorelle" debutta questa sera su Rai 1 alle 21.15.
\r\nLa trama si svolge intorno al personaggio di Chiara (Anna Valle), costretta a tornare a Matera a causa della scomparsa di sua sorella Elena (Ana Caterina Morariu). La donna si è misteriosamente allontanata da casa causando una crescente preoccupazione in sua madre Antonia e nei suoi tre figli.
\r\nAbbiamo intervistato la regista Cinzia TH Torrini e l'attrice Loretta Goggi.
\r\nD: Che cosa rende questa fiction diversa dalle altre?
\r\nCinzia TH Torrini: “Sorelle” è una storia scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, gli stessi sceneggiatori che avevano scritto "Un’altra vita" e qua hanno veramente toccato tantissimi generi, sembrerebbe molto complicato in quanto c’è il thriller, il paranormale, la parte psicologica, il melò, la commedia, tutto è intersecato come una scatola cinese. La storia parla di donne particolari, c’è questa madre che è Loretta Goggi in una veste mai vista fino ad oggi, molto particolare, una donna ex hippie con queste due figlie, una tutta precisina e perfetta che è Chiara (Anna Valle) e l’altra esuberante e spericolata che è quella è sparita come fa normalmente, lasciando tre figli da soli. In tutto questo ci sono anche due uomini, quindi è una storia che scava dentro gli animi femminili ma anche quelli maschili e c’è grande suspence perché fino alla fine della sesta puntata non si sa cosa succederà, ci sono vari colpi di scena fino all’ultimo che sarà potente.
\r\nD: Il racconto televisivo di genere paranormale non è molto praticato in Italia, come si realizza all’interno di questa serie? Ci sono effetti speciali?
\r\nCinzia TH Torrini: Normalmente il paranormale è fantascientifico oppure fa paura, in questa storia ho cercato di raccontarlo in modo che non provochi timore. Il personaggio che avverte sensazioni, capta dei segnali, è Antonia, la quale è vicina alla demenza senile, pertanto non viene presa sul serio. Abbiamo usato sia i trucchi normali del cinema ma anche effetti digitali, di computer grafica.
\r\nLoretta Goggi: Il mio ruolo è un po’ la chiave per interpretare il mystery che aleggia su tutto lo sceneggiato, perché questa mamma è convinta che dietro la sparizione della figlia, che di solito si allontana per un fine settimana, ci sia qualcosa di più. Nonostante lei sia malata, ha avuto un'ischemia, e si avvicina passo per passo alla demenza senile riesce ad avere un rapporto con questa figlia, nella quale lei si riconosce molto perché è quella più scapestrata, più selvaggia, più disinibita, più vicina al suo carattere. Riesce a captare dei segnali, dapprima viene presa per pazza poi questi segnali cominciano a diventare un modo per prendere per mano la figlia Chiara e farla entrare in questo percorso di sensazioni, tramite cui riesce a capire dove può essere andata a finire la sorella.
\r\nD: Guardando la prima puntata emerge un contrasto relativo all'assunzione di responsabilità, da un lato c'è l'atteggiamento consapevole di Chiara (Anna Valle) dall'altro il comportamento disinteressato di Elena (Ana Cataerina Morariu). C’è stato un lavoro finalizzato a evidenziare questo aspetto?
\r\nCinzia TH Torrini: Sì, queste due sorelle sono veramente come il giorno e la notte, però poi c’è l’alba, c'è il tramonto. Quando si parla di Elena ho cercato di dare allo spettatore una doppia pulsione, amarla e respingerla. Nel passato lei ha portato via il fidanzato alla sorella e quando lui ritorna a Matera per prendersi cura dei figli in Chiara ci sono ancora due pulsioni, tensione e repulsione. È una storia che pulsa per tutte le sei puntate poi c'è un finale a sorpresa.
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