Simpson Comics, i fumetti della famiglia più dissacrante d'America

Comics / News - 05 March 2014 16:00

I mitici Simpson, vispi componenti della famiglia più gialla e più dissacrante d'America, oltre ad essere protagonisti di una fra le sitcom animate maggiormente apprezzate sul piccolo sc

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Simpson Comics. La famiglia televisiva dei Simpson, ovvero papà Homer, mamma Marge e tre pargoli scatenati cui si uniscono cane, gatto, nonno e tanti altri personaggi dell'immaginaria cittadina USA di Springfield, è campionessa d'incassi anche sulla carta stampata. Sua è la serie a fumetti dal titolo “Simpsons Comics”, edita in America dalla Bongo Comics negli anni Novanta. Nel nostro Paese simili strip sono state pubblicate dalla casa editrice Macchia Nera a partire dalla tarda primavera del 1998. Dal numero 33 in poi  la pubblicazione è passata alla Dino Entertainment Italia mutando il nome da “I Simpson” in “Simpson Comics”. E dal numero 41 la serie è stata editata dalla Panini Comics, che l'ha conclusa nel luglio 2007 col numero 101.

Simpson mania. Alla serie regina, capace di restituire le divertenti vicende di un'emblematica famiglia di periferia e dei loro amici, vicini di casa e concittadini, si affiancano serie parallele che hanno per protagonisti principali lo scapestrato figlio maggiore Bart, il pagliaccio Krusty, il gatto ed il topo Grattachecca  e Fichetto. Ci sono inoltre numeri speciali, anche da collezione, e parecchi gadget che incoraggiano la Simpson mania dei fan: orologi, magliette, asciugamani, ciabatte, cuscini, bicchieri, set di cancelleria, portachiavi e mille altri articoli che fanno merchandising.

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Simbolo artistico e culturale. In passato la rivista “Time”, nello scegliere le maggiori personalità del Novecento, inserì Bart Simpson fra uno dei cento personaggi più importanti di tale secolo, definendolo icona culturale ed artistica degna di nota. Ancora oggi il discolo giallo che viene puntualmente punito dagli insegnanti con insolite frasi da scrivere alla lavagna è, insieme ai propri familiari, simbolo del nostro tempo consumista, contraddittorio, problematico. Un'epoca in cui i punti fermi paiono sbiadire e confondersi e la parodia si rivela un ottimo mezzo per interrogarsi, confrontandosi e mettendosi alla prova.

Un cartoon per adulti. “I Simpson” debuttarono in principio in cortissime scene prodotte dal loro autore Matt Groening e nel 1989 restarono sullo schermo per mezz'ora nel loro primo episodio. Si tratta di un cartoon che possono vedere anche i bambini, ma i cui contenuti sono pienamente decifrabili da un pubblico adulto. Ironizza in maniera spietata su tutto ciò che risulta passibile di lamento in un individuo comune, prendendo spunto dalla quotidianità familiare dell'americano medio: ad esempio dalla noia casalinga, dalla monotonia lavorativa, dai continui aumenti del costo dei beni di prima necessità nei supermarket, dal bullismo scolastico. Affronta tematiche ambientali, giungendo pure a toccare delicati argomenti politici. In sostanza sottopone ad una dissacrante disamina quella che è la realtà dell'attuale mondo occidentale.

Dopo il fumetto, un film. Le avventure del grasso e pigro Homer, capofamiglia goloso, teledipendente e nient'affatto intellettuale, della sua dolce metà e dei figlioletti sono state immortalate in un lungometraggio uscito in quasi tutto il globo pressochè in contemporanea con l'ultimo numero della serie edito in Italia dalla Panini Comics. Infatti nell'estate 2007 è stato rilasciato nella sale cinematografiche “The Simpsons Movie” (“I Simpson - Il film"), un prodotto firmato alla regia dal newyorkese David Silverman.

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