Shadow of the Beast, recensione videogame per PS4: l'ombra del passato

Games / News - 24 May 2016 14:00

Shadow of the Beast è il remake del gioco uscito su Amiga, un classico rivisto e rivisitato da Sony per PS4. Alla base del videogioco un gameplay a scorrimento orizzontale, in due dimensioni, e

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Shadow of the Beast ha rappresentato per molti videogiocatori un titolo innovativo e una pietra miliare del videogioco degli ultimi anni Ottanta, un classico intramontabile, che trova dopo 26 anni una seconda giovinezza, con un look completamente rinnovato su PS4. La nuova esclusiva in casa Sony ripropone l’anima del gioco originale, con una nuova veste grafica e di gameplay, un tentativo di riportare uno storico franchise e di adattarlo ai tempi moderni. Il rinnovato valore artistico della produzione, fatto di scelte grafiche interessanti, si scontra con un sistema di combattimento a tratti legnoso, che mina la giocabilità di un titolo affascinante e particolare, un nostalgico tuffo nel passato.

La trama di Shadow of the Beast segue le vicende del titolo originale, un viaggio di vendetta personale. Il protagonista del gioco è Aarbron, un essere dalle sembianze e dall’aggressività bestiali, che fanno di lui un perfetto guerriero, specialmente nel corpo a corpo. Le persone uccise e i regni devastati sono frutto della collaborazione con uno spietato signore della guerra, Malethot, di cui noi rappresentiamo il più fedele e valoroso combattente. Nel corso di una razzia, l’esecuzione di uno sconosciuto rivela al protagonista la sua vera indennità, attraverso la traslazione di alcuni ricordi. L’omicidio appena perpetrato è ai danni di suo padre, che rivela così l’origine bestiale del suo vivere: Aarbron era un normale bambino, quando fu strappato dalla sua famiglia proprio da Malethot, che lo trasformò con la magia in un brutale e spietato guerriero.

Il gameplay di Shadow of the Beast si basa su una visuale bidimensionale, con il protagonista capace di spostarsi lateralmente, verso sinistra o destra. Punto focale dell’esperienza di gioco sono i rinnovati combattimenti, che rappresentano un misto di attacchi e parate, da entrambe le direzioni. Se inizialmente i nemici saranno in numero esiguo, proseguendo nell’avventura principale dovremo attentamente dosare le due fasi, spesso rese difficoltose da animazioni non sempre perfette, che rendono lento e legnoso l’incidere degli scontri. Uccidere i nemici permette inoltre di riempire una barra di sangue, che consente l’utilizzo di una brutale e violenta Catena della furia, capace di liberare lo scenario in tempi rapidissimi. Il punteggio di ogni scontro e la raccolta delle rune saranno utili per potenziare il personaggio, in ogni caratteristica di attacco e difesa.

La grafica del gioco rappresenta un vero e proprio restyling tecnico del videogioco originale, con una direzione artistica assolutamente impeccabile. I diversi scenari e ambientazioni regalano cromie e contrasti dal forte stile visivo, con evocativi scontri al tramonto o con particolari effetti di illuminazione e particellari. Shadow of the Beast è un’opera grafica semplice ma intelligente, che sfrutta le due dimensioni per creare livelli colorati e suggestivi, con ambienti all’aperto ispirati e contraddistinti da una cura realizzativa di assoluto impatto.

© Riproduzione riservata



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