Sanremo serata cover, Giovanni Truppi con Vinicio Capossela e Mauro Pagani omaggia De Andrè
Daily / Musica / News - 04 February 2022 15:10
Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André, canzone tratta da Storia di un impiegato
Questa sera, nella serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo, Giovanni Truppi interpreterà Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André. L'artista in gara, sarà accompagnato sul palco da Vinicio Capossela.
Insieme ai due artisti sul palco a sorpresa arriva un altro ospite: lo storico musicista e produttore, nonché collaboratore di De André, Mauro Pagani.
In merito alla scelta del brano, spiega Giovanni Truppi: “Ho scelto questa canzone perché credo nelle sue parole e me ne sento rappresentato. Credo fortemente, come dice De André, che siamo tutti coinvolti, anche perché siamo collegati tra noi più di quanto riusciamo a realizzare: ce lo dicono la biologia e la fisica, ce lo ha detto Jung e ce lo dicono la storia e l’economia. Quando penso a questo mi sembra evidente che se una persona ha fame è perché il suo pezzo di pane l’ha preso (metaforicamente) qualcun altro e il fatto che cerchi di sopravvivere, anche rubando, mi sembra la cosa più normale del mondo. Questo è un altro punto sul quale concordo con il testo che andremo a cantare. Siccome, nel mio piccolo, cerco di affrontare certe tematiche anche nelle mie canzoni, mi sarei sentito in difficoltà, in un momento di esposizione come quello del festival, a non raccontare anche questa parte di me e a non fare alcun accenno a quello in cui credo”.
A proposito del duetto, Truppi aggiunge: “Vinicio è uno degli artisti che ammiro di più, oltre che per le sue opere, per la postura che ha da sempre nell’ 'edificarle' e, da questo punto di vista, non mi viene in mente un altro cantautore più vicino di lui a Fabrizio De André. Ho sempre desiderato collaborare con lui e, pur non avendo mai immaginato di farlo in un’occasione del genere, ho pensato che fosse importante 'coinvolgerlo' ora. Credo che abbia accettato e sia dei nostri perché la sua sensibilità ha colto lo spirito dell’iniziativa”.
Vinicio Capossela rivela come nasce la collaborazione: "Mi è sembrato naturale accogliere l’invito di Giovanni Truppi a salire con lui sul palco di Sanremo. Truppi è un artista fedele alla sua idea di musica e mi piace il modo in cui interpreta il ruolo del cantautore. Abbiamo diversi amici e collaboratori in comune che si sono rivolti a me affettuosamente come a un vecchio zio. La musica è una lunga fila di gente che si passa il secchio per spegnere un fuoco lontano, ho pensato che potevo dare una mano a passare il secchio. Inoltre mi è piaciuta la rivisitazione che Giovanni mi ha proposto de Nella mia ora di libertà, probabilmente la più forte canzone mai scritta sul tema del carcere. Una canzone di grande radicalità che sottolinea come non ci sia possibilità di conciliazione tra detenuto e detentore. La nostra società ha sempre più bisogno di punizione. Calano i reati ma crescono esponenzialmente le detenzioni, in condizioni di precarietà e sovraffollamento, che riguardano soprattutto gli strati più deboli. La società punisce soprattutto quelli che la disparità sociale sulla quale si regge ha condannato a stare in basso. E non dimentichiamo cosa il Covid abbia significato per la popolazione carceraria, in termini di perdita di diritti, a partire da quello più importante che a prescindere dal Covid in carcere è già profondamente sacrificato: il diritto all’affettività".
Mauro Pagani sulla partecipazione a Sanremo: "È sempre emozionante partecipare al Festival di Sanremo, dichiara Mauro Pagani. Questa volta condividerò le tavole del palco dell’Ariston con un caro amico di vecchia data, un cuore poetico, Vinicio Capossela, insieme a un nuovo talentuoso amico dall’animo delicato, Giovanni Truppi, e ancora una volta, magari dal mare, con un amico 'speciale', Fabrizio, che mi dirà: 'Belin sei sicuro?': c’è buon vento, signor capitano".
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