Plan B Entertainment, il grande successo di Brad Pitt nelle vesti di produttore

Cinema / Drama / News - 17 May 2017 15:00

La società di produzione è stata fondata nel 2001 dall'attore insieme alla sua moglie di allora, Jennifer Aniston, e Brad Grey. Dopo un inizio un po' burrascoso, reso ancora più d

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Film The End? L'Inferno fuori

Con la clamorosa vittoria di “Moonlight” lo scorso febbraio, la Plan B Entertainment è riuscita ad aggiudicarsi il suo secondo premio Oscar per il miglior film in 4 anni; il primo l’aveva ottenuto all’edizione del 2013, grazie a “12 anni schiavo”. Le statuette vinte in questi anni avrebbero potute essere addirittura 3, visto che la società ha prodotto anche “La grande scommessa”, pellicola del 2015 diretta da Adam McKay che si è presentata agli Academy Awards del 2016 con ben 5 nomination, tra cui appunto quella come miglior film. La Plan B Entertainment, insomma, è uno dei più importanti protagonisti del cinema americano “d’autore”, ma non è sempre stato così.

La Plan B Entertainment inizialmente era un piccolo progetto avviato nel 1996 da Bruce Berman, che all’epoca si era appena ritirato dal suo ruolo di responsabile della produzione della Warner Bros. 18 mesi dopo Berman è diventato un alto dirigente della Village Roadshow, e la sua piccola società è entrata in letargo, almeno fino al 2001, quando Berman ne ha ceduto il nome a Brad Grey (grande produttore cinematografico scomparso purtroppo il 14 maggio scorso), che l'ha usato per una casa di produzione che stava creando alla Warner Bros insieme a Brad Pitt e a Jennifer Aniston, all’epoca moglie proprio di Pitt.

Le premesse erano buone, ma nel 2005, proprio quando la prima produzione ufficiale della Plan B, “La fabbrica di cioccolato”, stava per sbarcare sul mercato dell’home video, e la seconda, “The Departed”, stava per uscire al cinema, sulla società si è abbattuto il divorzio tra Pitt ed Aniston. Nel frattempo Brad Grey è diventato amministratore delegato della Paramount Pictures, e insieme a Pitt è riuscito a portare la Plan B sotto l’ala protettrice del colosso produttivo. Nonostante tutte queste vicissitudini, la società è presto riuscita a trovare la sua strada: “La fabbrica di cioccolato” ha incassato mezzo miliardo di dollari in tutto il mondo, ed è stato solo il primo di una lunga serie di progetti altamente remunerativi (basti pensare a “World War Z”, che nel 2013 ha incassato 540 milioni).

Oggi la Plan B Entertainment può vantare una filmografia di tutto rispetto: oltre ai già citati “The Departed”, “Moonlight” e “La grande scommessa”, ha contribuito alla realizzazione di “Mangia prega ama”, con Julia Roberts, “Selma – La strada per la libertà” (anche questo candidato come miglior film), di “The Tree of Life”, “Civiltà perduta” (in originale “The Lost City of Z”), ed è anche tra i produttori di interessanti serie televisive come “The OA” e “Feud”.

Il futuro della Plan B Entertainment promette di essere all’altezza del tuo passato. In questi giorni a San Francisco è stata avvistata la troupe di “A Beautiful Boy”, film drammatico diretto da Felix Van Groeningen e tratto dall’autobiografia di David Sheff, in cui lo scrittore racconta l’odissea della tossicodipendenza del figlio. Il protagonista è Steve Carell, affiancato da Timothée Chalamet, Kaitlyn Dever, Amy Ryan, Maura Tierney, e Timothy Hutton.

Altro progetto molto atteso è “Okja” il nuovo film del regista sudcoreano Bong Joon-ho, che qualche anno fa ha conquistato la critica con “Snowpiercer”, il suo debutto cinematografico in lingua inglese. La pellicola concorrerà per la Palma d’oro all’imminente Festival di Cannes, per poi essere resa disponibile su Netflix il 28 giugno prossimo. Il cast promette grandi cose: ci sono infatti Tilda Swinton, Ahn Seo-hyun, Paul Dano, e Jake Gyllenhaal.

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