Pink Floyd: la riedizione dell'album The Division Bell dal 1 luglio nei negozi

Daily / News - 28 May 2014 18:32

I Pink Floyd torneranno ancora nei negozi per la riedizione deluxe di "The Division Bell", ultimo album in studio dei ragazzi di Cambridge, uscito giusto venti anni fa. Wright e Gilmour, orm

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I Pink Floyd, una delle band più apprezzate di tutti i tempi, torneranno il primo luglio 2014 con una riedizione speciale del loro ultimo album in studio, "The Division Bell", rilasciato in origine nel 1994. Per il ventesimo anniversario del loro canto del cigno, i fan potranno acquistare il disco in vinile, in versione rimasterizzata dai nastri originali, a 24,12 Euro su Amazon.

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The Division Bell. La tracklist dell'opera prevede tutte le canzoni originariamente presenti nell'album, come la celeberrima "High Hopes", l'onirica "Marooned", la malinconica "Poles Apart", "Take It Back", "Come Back To Life" e "What Do You Want From Me". Un disco registrato dopo la dipartita di Roger Waters e la successiva battaglia legale per i diritti sull'utilizzo del celebre marchio. Ma mai, nella storia della musica, un crepuscolo è stato così fulgido e splendente: "The Division Bell" è un capolavoro, l'ennesimo nella lunga carriera dei Pink Floyd.

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L'album più genuino. L'album è insieme statico ed energico, non a caso David Gilmour ebbe a definirlo il più genuino dai tempi di "Wish You Were Here" del 1975: registrato in un anno e mezzo con la rinnovata collaborazione di Richard Wright, del grafico Storm Thorgerson e del produttore Bob Ezrin, è quasi un concept album sulla comunicazione individuale e collettiva.

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What do you want from me? Wright e Gilmour, lungi dal rinnegare i propri travagli, li stendono semplicemente in musica e versi, dal lacerante processo con Waters, all'agonia di Syd Barrett, fino al divorzio dello stesso Gilmour. La rabbia e la frustrazione esplodono in "What Do You Want From Me", nella quale David Gilmour si sfoga: "dovrei cantare fino a quando riesco, dovrei suonare fino a quando le mie dita non inizieranno a sanguinare, siete così difficili da accontentare, cosa volete da me?" Va bene David, basta così.

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Syd Barrett. Del resto, è difficile descrivere e ricapitolare cosa i Pink Floyd abbiano significato per la musica britannica e mondiale. Una band capace di imporsi agli esordi tramite il genio cristallino e visionario di Syd Barrett, presto vittima dei propri fantasmi e dell'abuso di droghe psichedeliche, reinventatasi negli anni settanta come il gruppo alfiere del progressive, capace di sfornare capolavori del calibro di "Atom Heart Mother" e "Dark Side of the Moon", fino a quella pietra miliare che è il concept album "The Wall" del 1979. Poi il declino negli anni ottanta, fino al canto del cigno. Sembra ieri, sono venti anni. Può bastare così ragazzi, grazie.

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