Piero Pelù su Facebook, non c'è nesso tra l'affermazione sul governo Renzi e l'evento 'Firenze Estate'
Daily / News - 02 May 2014 22:56
Piero Pelù, smentisce che l'affermazione sul palco dei 1 maggio derivi da.l'astio per non essere organizzatore dell'estate fiorentina. Parla poi dell'aumento dei prezzi, degli 80 euro e degli F
Piero Pelù su Facebook torna sulla polemica innescata il 1 maggio durante il concerto in piazza San Giovanni a Roma. Dopo la propria esibizione ha affermato che il bonus di 80 euro approvato dal governo Renzi è come un'elemosina: "Vogliamo lavoro" ha urlato.
\r\n80 euro. Piero Pelù spiega la sua affermazione, dicendo che è "importante capire che per costruire un futuro vero per sé e per i propri figli ci sia bisogno solo di una cosa: il lavoro, onesto e ben retribuito. È chiaro che 80€ al mese aiutano un mensile che sta tra i 700-1200€ al mese ma il problema di fondo rimane: dove sta il lavoro, quello a tempo indeterminato che ti garantirà stabilità e poi la tanto agognata pensione?".
\r\nAumento dei prezzi. Secondo Pelù gli ottanta euro saranno poi decurtati da un aumento dei prezzi: dalle accise sulle benzine a quelle sulla birra, dall'incremento delle tasse sui rifiuti alla diminuzione dei soldi per la scuola pubblica, fino alle detrazioni per chi ha familiari a carico e all'alimentazione del lavoro nero".
\r\nGli F-35. Pelù riporta poi l'esempio delle spese per gli aerei militari F-35, che da dodici miliardi sono passate a venti, sottraendo denaro per le spese sociali. Pelù conclude con una domanda: " quanto lavoro vero e onesto si può creare con venti miliardi di euro?".
\r\nEstate Fiorentina. Riguardo alle notizie riportate da alcuni giornali secondo cui l'affermazione pronunciata sul palco da Pelù era dovuta all'astio per non essere più organizzatore dell'estate fiorentina, Il cantante conferma che creò "FI.ESTA (FIrenze. ESTAte) nel 2007 con la vecchia amministrazione Domenici, ma dopo 10 mesi di superlavoro ho lasciato quell'incarico di mia spontanea iniziativa perché non mi piacevano i giochi sporchi che si facevano con il denaro pubblico".
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