Piero Pelù: fotoreport Quel che resta de L'Aquila su Facebook e tanto rock a Padova
Daily / News - 15 April 2014 11:05
Piero Pelù suona per due ore a Padova alternando grandi successi come "Io ci sarò" a cover come "Paranoid" e "Il pescatore". Tanta energia per il 50enne che
Piero Pelù è un turbinìo umano di elettricità ed energia. Sul palco del "Gran Teatro Geox" di Padova il ragazzaccio fiorentino si diverte e si esalta come trenta anni fa. Due ore di musica molto rock anticipate e seguite dal DJ Set di Ringo e il pubblico della città veneta non può certo lamentarsi.
\r\nIo ci sarò. Piero Pelù suona davanti a oltre 1500 i fedelissimi arrivati per fare festa insieme al loro carismatico guru. Una scaletta ricca di gustose cover e omaggi, intervallati dai pezzi forti dei Litfiba e di Pelù solista, da “Io ci sarò” a “Mille uragani” fino a “Bomba boomerang”.
\r\nIl pescatore. Tra i pezzi opportunamente rivisitati da Piero Pelù troviamo “Il pescatore” di Fabrizio De André nella versione heavy, "Male di miele" degli Afterhours cui avrebbe dovuto partecipare Manuel Agnelli, “Pugni chiusi” dei Ribelli e per finire la celebre “Paranoid” dei Black Sabbath.
\r\nQuel che resta del L'Aquila. Non solo musica per Piero Pelù: il cantante fiorentino è sempre stato in prima linea nel sociale, e in occasione del quinto anniversario del disastroso terremoto abbruzzese ha pubblicato sulla propria pagina Facebook "Quel che resta de L'Aquila", fotoreport sulla città colpita e ancora non ricostruita.
\r\nIdentikit di un ribelle. Inoltre il 16 aprile uscirà la sua autobiografia "Identikit di un ribelle" scritta a quattro mani con Massimo Cotto ed edita dalla Rizzoli. Se si guarda indietro, Piero Pelù non riesce ancora a capire come abbia fatto ad arrivare a cinquanta anni. Un'esistenza consacrata alla musica e soprattutto al rock.
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