Persona 5, recensione videogame per PS4: un JRPG pieno di stile

Games / News - 06 April 2017 14:00

Persona 5 arriva su PS4 con uno stile grafico affascinante e stravagante, bello da vedere e profondo da giocare.

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Film Arrivano i prof

Persona 5 è il videogioco sviluppato da Atlas, un particolarissimo gioco di ruolo giapponese adornato di uno stile grafico accattivante e fumettoso, dalle linee uniche e inconfondibili, che richiama i cartoni animati degli anni Novanta. L’aspetto, che cattura sin da subito il giocatore e marca un netto stacco con le produzioni recenti, è accompagnato da meccaniche originali, che uniscono momenti di svago ad un gameplay quanto mai profondo, con la gestione del nostro party e decine di ore in termini di contenuti. L’arrivo su PS4, dopo l’uscita in terra nipponica, segna il continuo di un 2017 all’insegna dei titolo orientali, una vera e propria rinascita e rivincita delle software house giapponesi, che avevano visto negli ultimi anni un deciso calo qualitativo delle loro produzioni.

La trama di Persona 5 è al centro dell’intera esperienza di gioco, con una sceneggiatura e una parte narrativa estremamente curata, in special modo per quanto riguarda i dialoghi. La struttura è divisa letteralmente in due parti, tra sezioni diurne e notturne nella città di Tokyo. Le fasi di giorno sono caratterizzate dalla vita quotidiana di uno studente di scuola superiore, con lezioni e momenti di svago, da passare come e con chi vogliamo. Le relazioni con i nostri compagni assumono una nuova dimensione durante la sera, quando il mondo si trasforma in un nuovo e surreale aspetto. Attraverso i poteri del protagonista, la normalità viene strasfigurata nel male delle persone, in enormi palazzi ed edifici che simboleggiano l’anima corrotta delle persone della capitale giapponese, un vero e proprio viaggio onirico.



Il gameplay di Persona 5 appartiene al genere dei giochi di ruolo a stampo orientale, con un sistema di combattimento a turni, elemento storico della serie e dei jrpg classici. Il nostro party sarà composto da quattro personaggi, con cui svilupperemo particolari affinità che ci permetteranno di usare determinati poteri durante le battaglie, contraddistinte da un numero variabili di nemici, nella canonica sequenza di attacchi e difesa ad ogni turno. Le magie, divise in elementali come fuoco, acqua, ghiaccio, sono rappresentate dagli spiriti notturni, quei Persona che danno il titolo alla serie.



La grafica di Persona 5 è interamente realizzata in cel shading, una tecnica d’immagine non fotorealistica che rimanda agli anime e fumetti di matrice orientale. L’effetto visivo è davvero notevole, con una ricerca artistica particolare, che dona un look cartonesco e colorato, grazie anche a scenari notturni ispirati e fantasiosi. Le strade di Tokyo sono invece realizzate seguendo la morfologia reale, con una cura per i dettagli e il posizionamento di locali e negozi quasi maniacale. La mappa di gioco non è liberamente esplorabile, come negli open-world, ma può essere visitata attraverso lo spostamento nei diversi quartieri, al netto di veloci e rapidi tempi di caricamento. La bellezza stilistica viene replicata anche nelle scene di intermezzo e durante i dialoghi, dove però sorge un grande problema: il gioco non è tradotto in lingua italiana.

© Riproduzione riservata


Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon