Palm Beach International Film Festival: un programma 'progressive'
Cinema / Festival / News - 31 March 2017 07:30
Mauxa ha intervistato il direttore del Palm Beach Film Festival
Il Palm Beach Film Festival si svolge fino al 3 aprile nella località della Florida. La rassegna è giunta alla 22esima edizione, ospita 120 film ogni anno. Sono circa 20.000 gli spettatori, che oltre all’aspetto audiovisivo scelgono il festival per le suggestive location.
Mauxa ha intervistato Jeff Davis, direttore del Festival.
D. Come definiresti il programma di quest’anno con un aggettivo? Jeff Davis. Nuovo, emozionante, “progressive”. Abbiamo cercato di effettuare una panoramica sugli Indie Film che propongono problemi sia domestici che personali, ma che coinvolgono il mondo. Il tutto con un tocco di stile.
D. Puoi dirci qualsi sono alcuni dei film presentati?
J. D. “Bonjour Anne” con Diane Lane e Alec Baldwin e diretto da Eleanor Coppola; ”The Journey Is the Destination” con Kelly Macdonald e Ella Purnell; il documentario “The Business of Recovery” di Adam Finberg.
D. Ci saranno anche incontri con attori e registi?
J. D. Sì, cerchiamo ogni anno di incrementare l’interazione con coloro che realizzano il film e il pubblico.
D. Ci sono stati cambiamenti politici negli ultimi mesi: la gente come li percepisce?
J. D. Nel Palm Beach Film Festival non si discute mai di politica: il nostro obbiettivo è promuovere la nuova arte, i film, le opere d'arte su tela, le automobili, le invenzioni, i centri culturali, quelli di conversazioni e il futuro del cinema. Siamo un raduno della cultura per il bene dei giovani.
D. Qual è il motivo principale per visitare Palm Beach?
J. D. Noi siamo una destinazione come nessun’altra. Il clima è di solito ottimale, le nostre spiagge sono le migliori al mondo. Palm Beach è classificato al primo posto per le immersioni, i ristoranti sono migliori che altrove. I residenti sono gentili ed accoglienti nei confronti di ogni cultura.
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