Oceania, incontro con i registi del film e il cast
Cinema / News - 29 November 2016 07:30
Mauxa ha incontrato il cast del film della Disney "Oceania", nonché i registi Ron Clements e John Musker.
Oceania (“Moana”) è il film di Ron Clements e John Musker distribuito dalla Walt Disney. Sarà nelle sale il 22 dicembre 2016.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa del film, con i registi, la produttrice Osnat Shurer e il cast vocale italiano. Il film racconta dell’adolescente Vaiana che nell'antica Polinesia disubbidisce agli ordini del padre imperatore e s’inoltra nell’Oceano, per cercare il malvagio Maui così da ridare splendore alla propria isola.
D. Come è stata l’immedesimazione con i personaggi?
Raphael Gualazzi. Il personaggio che interpreto è Tamatoa, un granchio egocentrico. Lui è irruente e narcisista, diciamo che è l'opposto di me. In generale il film evidenzia anche il ritorno alle origini come è nell'ordine naturale delle cose. Quando mi è stata proposta questa possibilità avevo da poco collaborato ad un cd in cui si rivisitavano alcune canzoni Disney, e io lavorai a due di queste tracce. Quindi è stata una coincidenza.
Angela Finocchiaro. Io ho il ruolo della nonnina, Tala . Grazie all’insistenza della Disney ho accettato: ho visto il film e ho capito di aver rovinato un personaggio (ride). Diciamo che dovevano darmi la parte le pollo. Comunque è importante che che sia un personaggio femminile come protagonista della storia, è anche un nuovo mondo di intendere le storie. Io ho vissuto il passaggio del femminismo, e gli sceneggiatori italiani fanno fatica a creare dei personaggi femminili protagonisti.
Chiara Grispo. L’esperienza di interpretare Vaiana mi ha molto cambiato. Mi ha coinvolto tanto. Sono cresciuta con questi personaggi Disney, ho sognato con loro.
D. Come è stata la realizzazione della colonna sonora?
Rocco Hunt. Io canto insieme a Sergio Sylvestre. Il film trasmette messaggi positivi. Ho notato anche un elemento ambientalista, come nella scena in cui delle alghe nere mangiano la costa. Lo stesso rapporto tra la nonna e la bambina è universale, quindi dal punto di vista sociale è anche educativo.
Sergio Sylvestre. Rocco Hunt è un professionista veramente. È stato un piacere lavorare con lui. Tempo fa ho fatto un viaggio a Tahiti, e ho visto che le atmosfere del film coincidono.
I registi Ron Clements e John Musker hanno lavorato ad altri successi della Disney, come “La sirenetta” (1989), ”Aladdin” (1992), “Hercules” (1997). Con loro c’è anche la produttrice Osnat Shurer che ha lavorato a “Frozen - Il regno di ghiaccio” (2013), “Big Hero 6” (2014) e ”Zootropolis” (2016).
D. Come è nata l’dea del film?
Ron Clements. All'inizio la storia era incentrata sul personaggio di Maui, ma poi andando sul posto abbiamo scoperto quale fosse il forte legame con l'Oceano, con la navigazione. Così abbiamo inventato questa protagonista, Vaiana che ha un grande rapporto con gli antenati. La sua collaborazione con il semidio Maui è quello di un team, anche se lei è il personaggio forte che alla fine si ribella al proprio mentore tanto da aiutarlo.
D. John Musker. La storia è basata su una storia originale, nella mitologia polinesiana. Maui è un muta-forma semidio, dotato di un amo da pesca miracoloso. Lo incontrai nella lettura di queste storie, cinque anni fa. Anche i tatuaggi erano uno spunto per raccontare questa vicenda. Così ne parlai con Ron e il produttore John Lasseter, che ci disse di studiare di più l’aspetto mitologico. Andammo tre settimane in Polinesia, anche a Tahiti: furono giorni molto faticosi ma stimolanti per la sceneggiatura del film.
D. Qual è stato uno degli aspetti più complicati del film?
Osnat Shurer. Rendere l’acqua in tutte le sue variazioni è stato arduo. Abbiamo raccontato la storia al nostro team di tecnici qual era l’esigenza, di restituire traslucenza, capacità di rifrangere, e alla fine hanno detto che era composto ma che avrebbero studiato tutte le possibilità. Per quanto riguarda il personaggio, Sebbene il film sia ambientato 2000 anni fa, per noi Vaiana era un'eroina moderna
D. Come vi siete adattati all’uso del CGI, dopo decenni di discenti a mano?
Ron Clements. Siamo andati veramente a scuola, abbiamo preso lezioni e ci hanno spiegato quale fosse il processo. Ci sono molte più fasi nella produzione rispetto al disegno animato. Nei disegni fatto a mano dipende dalla velocità di porre la matita sul foglio e disegnare. Nel CGI invece occorre analizzare diverse fasi, dal progetto alla grafica digitale.
D. Nel film non ci sono storia d’amore, come nel recente “Frozen”.
John Musker. Il rapporto fatto di gesti, come quello di Viguana che agisce con l'oceano è fondamentale. Così dall'inizio abbiamo deciso che non ci sarebbe stata una storia d'amore, perché è una vicenda di formazione. L'abbiamo definita la principessa "tosta". L'aspetto fisico della protagonista era importante, conferendole qualità che le per permettessero di svolgere quelle azioni.
D. Ci sarà un sequel del film?
John Musker. Di questo non siamo sicuri. Di sicuro per altri progetti Disney ci saranno donne forti come protagoniste.
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