Miami Film Festival, intervista al regista Piero Messina in concorso con il film L'Attesa

Cinema / Festival / News - 09 March 2016 18:45

Il Miami Film Festival ospita in concorso il film "L'attesa" di Piero Messina. Mauxa l'ha intervistato.

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Film The Tender Bar - video

Il Miami Film Festival ospita in questi giorni film da ogni nazione. Per l’Italia è presente in concorso l’”Attesa” di Piero Messina, assieme a “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi e “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Mauxa l’ha intervistato (leggi l’intervista al co-direttore del Miami Film Festival).

"L’attesa" è uscito in Italia a settembre 2015, e racconta di Giovanna (Lou de Laage) che si sposta dalla Francia alla Sicilia per riunirsi con il suo amato Giuseppe: all'arrivo, Giovanna trova Giuseppe misteriosamente assente. Trova anche la madre Anna (Juliette Binoche), che non considera la visita inaspettata di Jeanne come una piacevole sorpresa. Jeanne fa così numerose telefonate a Giuseppe, senza risposta. Lentamente le due donne troveranno la verità sulla scomparsa di Giuseppe.

Nel cast ci sono anche Domenico Diele, Antonio Folletto e Corinna Lo Castro per una produzione di Nicola Giuliano e Francesca Cima per Indigo film. Alla sceneggiatura hanno lavorato lo stesso Messina con Giacomo Bendotti, Ilaria Macchia e Andrea Paolo Massara.

Come mai hai scelto un autore come Pirandello per il tuo primo film?

“In realtà Pirandello è arrivato solo alla fine. Avevamo già scritto diverse stesure del film, quando un giorno un mio amico dopo aver letto la sceneggiatura mi ha consigliato di leggere "La vita che ti diedi". Devo dire che è stata un lettura molto utile, grazie a questo testo abbiamo precisato meglio alcune cose ed ultimato il copione del film”.

Come è stato dirigere un'attrice come Juliette Binoche?

“Con Juliette è nata sin da subito una profonda sintonia. Direi che è stato esaltante. Abbiamo girato moltissime ripetizioni cercando ogni volta qualcosa di nuovo. Di inaspettato. Alla fine penso che questa sia la cosa più bella del lavoro con gli attori. Quando ritrovi per caso ciò che avevi segretamente nascosto durante la scrittura”.

Il film ha partecipato a diversi festival, il 7 marzo anche in concorso al Miami Film Festival. Pensi che i festival possano aiutare la diffusione di un film, cosa ti ha più colpito del festival di Miami?

“Per i film come "L'attesa" i festival sono molto importanti. Grazie ai festival siamo riusciti a vendere il film in molti paesi. Miami ad esempio ci sta dando la possibilità promuovere il film prima della sua uscita americana che sarà a fine marzo. Per me sono oltre tutto delle occasioni per guardare altri film, confrontarmi con altri registi e mangiare cose nuove”.

In Italia il genere imperante è la commedia. Perché secondo te è difficile veicolare altri generi?

“Innanzi tutto abbiamo una tradizione che ha fatto di una certa commedia un genere straordinariamente interessante. Anzi azzardo dicendo che la migliore commedia l'abbiamo fatta noi. Detto ciò, non direi che in Italia oggi questo sia il genere imperante, di certo è il genere che fa i migliori incassi ma questa è una cosa che vale un po per tutti i paesi. Il grande pubblico va al cinema sostanzialmente per divertirsi. E secondo fa bene”.

Qual è il tuo prossimo progetto?

“Sto cominciando a pensare ad un nuovo film. Spero di finire la sceneggiatura entro quest'anno. Per il resto sarò ancora in giro per qualche mese per promuovere il film nei paesi in cui sarà distribuito”.

Il film sarà distribuito da Oscilloscope negli Stati Uniti, con il titolo “The Wait”.

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