Lucca Comics & Games 2014: code interminabili per un festival indimenticabile
Comics / Cosplay / News - 03 November 2014 17:00
Lucca Comics & Games si è concluso il 2 novembre sbaragliando ogni record: 240.000 i biglietti venduti nei quattro giorni. Tra file e lunghe code, il pubblico accorso ha potuto trascorrere
Lucca Comics & Games 2014. L’edizione di Lucca Comics 2014 ha sbaragliato ogni record e i numeri parlano chiaro: 240.000 i biglietti venduti nei quattro giorni, con un picco di presenze registrato nella giornata di sabato che ha alzato ulteriormente l’asticella in termini di pubblico pagante. L’altro dato impressionante è invece legato all’incredibile afflusso di curiosi che hanno invaso le strade di Lucca, per una stima totale in termini di presenze che sale a oltre 400.000 persone riversate in città nel lungo week end dedicato ‘ai comics’.
Lucca Comics & Games 2014 Revolution. La Rivoluzione non era solamente il claim dell’evento, ma anche un preciso piano che prevedeva il dislocamento dell’evento lungo tutta la città. La strategia ha funzionato nonostante l’entusiasmo degli appassionati che hanno letteralmente preso d’assalto padiglioni, installazioni, cinema, sale incontri e qualsiasi altro pretesto di ritrovo posizionato nelle diverse aree dentro e fuori le mura.
Lucca Comics & Games 2014 punti deboli. Naturalmente mettere in moto una grande macchina come quella di Lucca Comics e organizzare un evento di questa portata in una piccola cittadina come Lucca può causare disagi e stress sia ai cittadini (incastrati nel traffico senza fine), che ai visitatori, i quali hanno dovuto vedersela con ore e ore di file. Nella giornata del 1 Novembre, tutte le persone (compresa la sottoscritta), che si sono dirette a Lucca, in qualità di turista o per partecipare all’evento Comics, si sono arrestate al casello stradale di Firenze anche per diverse ore, fino a raggiungere finalmente l’uscita consigliata per Capannori, dove era stato messo a disposizione un mega parcheggio con tanto di navette che conducevano a Lucca città (distante ancora una decina di chilometri). Ma qui ahimè, ad attendere l’esercito degli amanti del fumetto un’altra amara sorpresa, ovvero una coda chilometrica per prendere i bus, che partivano più o meno ogni 40 minuti. Dopo un’attesa snervante di due ore sotto al sole con bambini che piangevano, il cappellaio matto che agognava un panino e un ragazzino che con spiccato accento romano ipotizzava che, data l’ora, ‘l’autista è andato a magna', anche per noi giunge il momento di salire sull’autobus. Arriviati in biglietteria, chi poteva darci il benvenuto se non lei, la tanto affezionata fila! Affrontiamo anche quest’ora e, giunti alla meta, con un’espressione vittoriosa dico all’addetto dello stand che ho l’accredito da giornalista per entrare nei vari padiglioni allestiti. Non credo a quello che mi sento rispondere: ‘ No guardi, per gli accrediti non ha fatto la fila giusta. C’è (fuori dalle mura, ovviamete), un ufficio addetto per i giornalisti’. Ora non vi sto a confidare quale turbinio di sentimenti si muovevano nel mio animo. L’unico consiglio che mi sento di dare per chi l’anno prossimo volesse imbarcarsi in questa avventura è: armatevi di pazienza, di panini, acqua e scarpe comode e non abbiate fretta. Vale la pena soffrire un po’ per poi godersi un’esperienza impedibile fatta di festosi cospaly, performance, anteprime: un evento culturale nazionale che coinvolge grandi e bambini.
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