Libri sotto l'ombrellone 2014, Delitti di Ferragosto parte prima: Torino, Firenze e Bologna
Comics / News - 30 July 2014 17:30
Delitti di Ferragosto (Newton Compton Editori): sette scene del crimine a firma di Francesca Bertuzzi, Divier Nelli, Gianluca Morozzi, Paolo Roversi, Massimo Lugli, Diana Lama e Piergiorgio Di Cara.
Delitti di Ferragosto, la lettura per gli appassionati proposta da Newton Compton Editori. Diamo un'occhiata a tre delle sette città teatro di altrettanti crimini.
Il sorriso del cane di Francesca Bertuzzi - Torino. Una noiosa cena all'insegna dei convenevoli. Quando gli ospiti si congedano qualcosa scatta in Eleonora: è giunto il momento di raccontare al marito un passato tenuto segreto.
Ai tempi dell'università, Eleonora abita, insieme ad altri studenti, in un antico palazzo semi fatiscente. Al primo piano vivono i proprietari cinquantenni, all'ultimo una bionda brasiliana minuta che le somiglia e che, un giorno, atterra su un balcone del secondo piano. Durante l'estate del secondo anno, diversamente dai suoi coinquilini, Eleonora rimane in città. Non ha abbastanza soldi, né voglia di tornare dai suoi. Non vuole rinunciare all'indipendenza conquistata. Inoltre, ama l'energia di Torino, città dal fascino esoterico, crocevia geometrico tra magia bianca e nera.
Il marito - professione medico, indole composta - ascolta con educato (dis)interesse. Non immagina che, di lì a poco, anche la sua immacolata routine potrebbe cambiare di segno...
Beniamino di Divier Nelli – Firenze. “È così basso che quando piove lui è l'ultimo a saperlo”: d'altra parte non è stagione di pioggia. La città, gremita di turisti, si prepara ad accogliere un'estate rovente. La bassezza, infatti, è il segno particolare di Beniamino al primo anno del Liceo Tecnologico Margherita Hack. È figlio unico di genitori separati, un papà camionista e una mamma imparentata con un nano. A scuola è “il bambolotto, il nano, lo gnomo, il grande puffo, lo hobbit, il microbo, la caccola, la merdina di formica, il lillipuziano”: vittima di un trio di bulli, preso di mira sul social network Teen Think. Una piccola vita d'inferno che contempla la legge del contrappasso. Eppure, come il suo lontano parente che conosceva la Divina Commedia a menadito, anche Beniamino è un genio: un sogno accende un'idea, cosa ecogiterà?
Nient'altro che un nome di Gianluca Morozzi – Bologna.Tomas si risveglia legato ad x. La stanza è insonorizzata: un eccesso di zelo perché, tradizionalmente, l'afa e il Ferragosto spingono i bolognesi a migrare verso le spiagge romagnole.
Quello che attende “Tomas senza h” è una fine da film da horror.
Tuttavia il suo aguzzino mascherato è propenso a concedergli la grazia. In cambio, Tomas dovrà ricordare quegli occhi. Quella voce. Dovrà ricordarsi il nome di questo psicopatico con la motosega in mano. Cosa ha fatto per meritarsi una fine così agghiacciante? Tra gli indizi: una villa che si affaccia su un set di un noto film di Pasolini e un fumetto di Andrea Pazienza.
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