Le risorse del cinema canadese: intervista all'attore del film 'X-Men: Apocalisse' James Malloch
Cinema / News - 08 June 2016 11:37
Il cinema canadese assieme a quello del Regno Unito è uno di quelli in cui c'è maggiore fermento. Mauxa ha intervistato un attore di "X-Men: Apocalisse", James Malloch.
X-Men: Apocalisse, il film di Bryan Singer attualmente nelle sale è stato commentato in questi giorni per l’immagine usata per la promozione, che raffigurava il malvagio Apocalisse che cerca di eliminare il personaggio femminile di Mystica, interpretata da Jennifer Lawrence cercando di strangolarla.
A fare emergere la polemica è stata Rose Mcgowan, attrice di "Planet Terror" e "Nip/Tuck" affermando che la foto inciterebbe alla violenza contro le donne.
Mauxa ha intervistato un attore del film, James Malloch che interpreta il ruolo di “Mystery Man”: “È il capo di una squadra di agenti speciali di una enigmatica società, inviati per recuperare campioni genetici dopo le conseguenze di una sanguinosa battaglia che coinvolge Wolverine”.
James definisce l’esperienza sul set entusiasmante: “Ogni ripresa è stato trattata come un'opera d'arte. Si è circondati da un grande e talentuoso team, che presta enorme attenzione ai dettagli per l'illuminazione, inquadratura, movimento di macchina, i costumi e la regia. Il senso di professionalità e dedizione alla perfezione da parte di tutti è stato davvero impressionante”.
La supervisione del film è stata affiata a Todd Hallowell, e James definire la sua precisone uno dei motivi della ottima produzione del film: “È una persona amichevole e di classe”.
James ha lavorato anche alla serie televisiva "Mohawk Girls”: “La televisione implica un approccio meno sofisticato di narrazione, ma ora ciò è cambiato perché la tv è connessa ad internet. Nella televisione tradizionale mi sembra che restino solo sit-com e soap opera: infatti in "Mohawk Girls" c’era grande attenzione ai dettagli, come qualsiasi grande troupe di film”.
Anche James conferma l’eterogeneità del cinema canadese, che si impone come uno dei più innovativi: “Il regista Xavier Dolan ha dato impulso a ciò, portando a casa numerosi premi da Cannes, TIFF, e molti altri festival, avendo solo 27 anni. Ha anche vinto un IOMA, ed ora ha intenzione di realizzare film per un pubblico inglese”.
Tra gli altri registi ci sono Denis Villeneuve, Jean-Marc Vallée: “Provengono tutti dalla mia provincia, il Quebec - ricorda James - Hanno iniziato realizzando film in lingua francese, ma ora stanno guadagnando maggiore fama e si adattano al grande budget dei film”.
A tale proposito James racconta come si delinei il cinema del Quebec: “A causa della differenza di lingua e tradizioni culturali, il Quebec è come se fosse un universo cinematografico separato dal resto del Canada. Ha un proprio sistema ben sviluppato, con stili cinematografici, reti di distribuzione e di vendita. Nel resto del Canada si hanno registi di grande talento come Sarah Polley. C’è una tendenza recente a spostarsi verso sud e lavorare negli Stati Uniti”.
La differenza è anche stilistica, perché la visione di molti registi di identità canadese diverge da quella della California: “Jim Carrey, Mike Myers, Ryan Reynolds, il regista James Cameron si considerano per lo più come canadesi di identità, anche se lavorano in California. Questa identità canadese, però è diversa: portano una nuova prospettiva nella loro scrittura, nella rappresentazione. C’è una differenza di atteggiamento e l’atmosfera rispetto a ciò che si realizza ad Hollywood”.
James lavora anche nell’industria dei videogiochi, come voce di molti games: “C’è una grande industria qui a Montreal, emozionante come il cinema e la televisione”.
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