La notte del giudizio: Election Year, la giustizia sociale è ristabilita nel film di James DeMonaco

Cinema / News - 15 July 2016 11:52

"La notte del giudizio: Election Year" è il film di James DeMonaco in uscita in Italia: nel film la giustizia sociale è ristabilita grazie ad una figura femminile.

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Film Dog Days

The Purge 3: Election Year (“La notte del giudizio: Election Year”) è il film di James DeMonaco distribuito dalla Universal Pictures il 28 luglio 2016. Negli Stati Uniti è uscito il 1 luglio 2016, ottenendo un ottimo incasso di 52,6 milioni di dollari, con un cast composto da Frank Grillo, Edwin Hodge e Elizabeth Mitchell.

James DeMonaco torna quindi alla tematica della giustizia sociale, dopo i film “La notte del giudizio” (“The Purge”, 2013) e “Anarchia - La notte del giudizio” (“The Purge: Anarchy”, 2014) che hanno incassato in totale 201,9 milioni di dollari. Stavolta alla base del film ci sono le elezioni presidenziali, con la senatrice Roan (Elizabeth Mitchell) che nella campagna elettorale propone di porre fine allo sfogo (la traduzione letterale di “The Purge” è “lo spurgo” o “la purga”). Questo evento si verifica per 12 ore, il 21 marzo dalle ore 19:00 fino alle 7 del mattino successivo, echeggiando i Crypteia di Sparta.

È proprio la giustizia sociale a fare da spartiacque in questo terzo episodio della saga. Se alcuni politici vedono in The Purge la possibilità di eliminare crimini  per ottenere voti, stavolta è un politico stesso ad essere il portavoce della giustizia. L’attrice Elizabeth Mitchell - che interpreta la senatrice Roan - assieme a James DeMonaco ha infatti concordato che il personaggio fodamentale del film non  può essere giusto solo quando fa comodo. "Il senatore è un personaggio positivo per tutto il film - afferma l’attrice - questa è la ragione per cui ho voluto interpretare questo ruolo. Lei non vuole che nessuno sia ucciso in suo nome, perché la sua presidenza non inizierebbe in maniera pura”.

Ad esemplificare questo messaggio è la scena in cui la senatrice Roan cammina senza paura in mezzo alla folla, senza preavviso durante la campagna elettorale, nonostante gli appelli per la sua sicurezza. Se la giustizia si materializza, essa giunge non in maniera elitaria nella società, ma invece entra nel cuore dei dilemmi.

L’NFFA è ora il pericolo contro cui combattere: si tratta dei New Founding Fathers of America (Padri Fondatori dell’America) che nelle precedenti versioni avrebbero portato il paese in una nuova era di prosperità riducendo i tassi di criminalità e aumentando il fervore patriottico. Ma la stabilità paventata era falsa, con tassi di criminalità in aumento così come la disoccupazione. Sotto il velo di uguaglianza e diminuzione della disparità tra ricchi e poveri, il vero obbiettivo dell’NFFA è solo quello di uccidere il senatore, ovvero l’unico che si ribella alla sua instaurazione.

Contro tale propensione alla violenza le persone si uniscono e solidarizzano, confidando che la moralità di un paese possa essere salvata. Lo stesso DeMonaco ha affermato di aver voluto creare personaggi maschili e femminili fori, che lottano non solo per “la sopravvivenza, ma anche riprendendo il potere da coloro che lo avevano abusato”.

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