L'imperatrice Caterina, il film dalle potenti passioni con Marlene Dietrich

Cinema / Classico / News - 15 September 2017 08:00

Marlene Dietrich è protagonista del film "L'imperatrice Caterina"

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Film Tonno spiaggiato

L'imperatrice Caterina (“The Scarlet Empress”) è il film del 1934 di Josef von Sternberg che usciva in questi giorni nelle sale statunitensi.

La giovane principessa tedesca, Sophia Frederica (Marlene Dietrich) è scelta dalla regina Elisabetta di Russia per sposare il nipote, il principe Pietro (Sam Jaffe), così da potere offrire un erede maschio. Elisabetta cambia nome di Sophia in Caterina, e dopo il matrimonio Pietro dice alla regina che odia sua moglie.

Il matrimonio non è consumato, e di ciò è accusata Caterina: ma la donna è desiderata dal conte Alexei che le regala un medaglione che contiene la sua immagine. La regina scopre del loro appuntamento e si mostra gelosa. Infatti lo stesso Alexei è anche il suo amante. Caterina getta via i medaglione, e nel giardino incontra il tenente Dmitri, una guardia che non la riconosce. Con un gesto di vendetta, Catherine fa l'amore con lui e resta incinta.

Caterina partorisce un bambino, ma Pietro riconosce che il neonato non è suo cosicché l’odio verso la moglie aumenta. Quando la regina muore, Pietro diventa zar e inizia un regno di terrore, uccidendo migliaia di russi. Caterina per grazie al proprio fascino riesce a farsi ammirare da gran parte dell'esercito reale e costruisce la sua difesa contro Pietro, il quale cerca di arrestarla.

Il film ebbe un buon successo al cinema, e costò 900 mila dollari. Era il sesto film diretto dal regista Josef von Sternberg con Marlene Dietrich: lui sete plasmarla quasi verso ruoli a metà tra il diabolico e il serafico. La collaborazione iniziò con “L'angelo azzurro” (1930), proseguendo con “Marocco” (1930), “Disonorata” (1931), “Shanghai Express” (1932), “Venere bionda” (1932) e “Capriccio spagnolo” (1935)

La sceneggiatura di Manuel Komroff era basata sul diario di Catherine. Doveva essere l’amore il tema del film, tanto che il titolo originale doveva essere “Her Regiment of Lovers”, mostrando anche al Dietrich come una delle stelle più sexy di Hollywood. Ma il titolo fu modificato dopo le denunce dell'ufficio Hays.

Era un’intera epoca che dopo la grande depressione voleva ritrarsi in storie perverse, dove le passioni erano al limite e i desideri espressi senza censure.

Fu anche uno dei primi film sontuosi di Hollywood, tanto che Sternberg ingaggiò il miglior scenografo della Paramount. Ma occorreva anche fronteggiare il film “The Rise of Catherine the Great” sempre 1934. e "Queen Christin" con Greta Garbo dell'anno prima.

Ciò comportò frequenti litigi sul set tra il regista e l’attrice nota per la sua presunzione. Dopo un incidente a cavallo sul set di cui fu vittima la Dietrich, i rapporti tra i due si acquietarono.

La critica fu ferie nei confronti del film, tanto che il The New York Time definì il film “un carnevale storico bizzarro”.

Ma il film restò nell’immaginario per come seppe fondere vicende storiche, impatto visivo, ambizione regale e romanticismo.

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