Injustice Gods Among US, Wonder Woman Vs Catwoman, schierate al fianco dei propri simboli
Comics / News - 13 March 2016 09:33
Recensione Injustice Gods Among US numeri 32 e 33 distribuito in Italia dalla RW Edizioni, realizzato da Brian Buccellato e Sergio Davila
La DC Comics con il titolo Injustice Gods Among US ha generato una trama nella quale Batman e Superman diventano antagonisti, ognuno portatore di due simboli di giustizia che in questa serie sono in discordia, si tratta di una narrazione temporalmente ambientata ad alcuni anni prima della storia che viene espressa nell’omonimo videogame.
In questi numeri Superman si risveglia nella dura realtà da un sogno nel quale viveva la vita che avrebbe sempre voluto e con i suoi compagni si avvia alla ricerca di Batman che con la sua squadra si è rifugiato nella torre di fate. Nel bel mezzo della lotta tra le opposte fazioni irrompe Trigon, un demone gigante alla ricerca della figlia Raven. Trigon non è l’unico essere che s’inserisce nella lotta che si svolge in un ambientazione mutevole ogni personaggio sembra trovare il proprio antagonista.
Si tratta di una narrazione ormai avviata e nella quale il tema di fondo è rappresentato dalla tirannia instaurata dalla forza bruta di Superman e dai suoi compagni, tra cui Wonder Woman da una parte mentre dall’altra osteggiata dalla ribellione portata avanti da Batman che mette insieme un improbabile esercito di rivoltosi.
Sebbene Batman e Superman sono rappresentati come due simboli di giustizia che perseguono gli stessi ideali in modi opposti, quello che meglio definisce la narrazione, fuori degli emblemi anzidetti, sono proprio Wonder Woman da una parte e Catwoman dall’altra. La prima persecutrice del giusto e della giustizia portatrice di una repressione del male mediante azioni conformi alle regole che vede in Superman la speranza di un mondo proiettato verso la perfezione. Mentre Catwoman è maggiormente enigmatica ed imprevedibile, ambigua nelle suo modo di agire e vede in Batman l’emblema di una lotta alla perfezione quando questa diventa troppo oppressiva, volto ad affermare una pluralità di pensiero.
In questo fumetto gli autori giungono a snaturare l’origine dell’uomo pipistrello che pur di contrastare il vigore del kryptoniano fa uso delle pillole della super forza. Quello che aveva sempre contraddistinto Batman era la sua umanità e normalità, non aveva bisogno di poteri gli bastavano il suo ingegno e potenti mezzi tecnologici. Tuttavia tale escamotage è stato necessario per giustificare la lotta contro un alieno dalla forza sovrumana e contro un’amazzone irriducibile e permette alla trama di mantenere la sua efficace.
Quasi l’intero mondo dei personaggi della DC Comics entra in queste pagine, da Poison Ivy a Costantine fino ad Harley Quinn, ognuno con una storia da raccontare nell’arco dell’intera serie, rendendo i disegni e le colorazioni di questo fumetto quasi magnetiche, attraendo il lettore, la trama è lineare e sembra preparare all’imminente resa dei conti i cui esiti sembrano non prevedibili.
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