Incontro con il cast della serie tv su Letizia Battaglia: ‘Ti guardava e scattava una foto'

Tv / News - 20 May 2022 15:34

Letizia Battaglia fotografa va su Rai 1 e streaming su Rai Play

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Giuseppe Bonifati - DOO performing arts group

Letizia Battaglia fotografa è il film in due puniate che va in onda su Rai 1 il 22 e 23  maggio. Ripercorre la vicenda di Letizia Battaglia, una delle più grandi fotografe del nostro tempo le cui foto in bianco e nero hanno raccontato il lungo calvario di Palermo assediata dalla mafia. La regia è di Roberto Andò, e nel cast ci sono Isabella Ragonese – che interpreta Letizia -  Paolo Briguglia, Roberta Caronia.

 

Qual è la forza della figura di Letizia Battaglia?

Maria Pia Ammirati (direttore di Rai Fiction). Letizia ha lottato per le donne, e per Palermo. Gli sceneggiatori e il regista hanno messo in evidenza queste due lotte. Negli anni ’60 le donne fotografe erano pochissime, perché come diceva Roland Barthes ne La camera chiara fotografare è un atto sovversivo. Tende a indurci a pensare. Mostrando le morti della guerra, lei faceva un atto rivoluzionario. Da donna, grande ribelle, e da fotografa. Il regista e il cast hanno realizzato un lavoro straordinario.

Roberto Andò. Io avevo una appuntamento oggi con Letizia Battagli (si commuove, Letizia Battaglia è scomparsa ad aprile 2022, N.d.R.). Lei non si è mai risolta dentro qualcosa. Questa idea di cambiare le cose la dominava, l’idea di guidare gli altri. Era una donna di grandissima generosità ma anche brusca e scostante. L’appuntamento era nato perché dopo questi tre anni di lavoro, nati da una mostra che vidi al Maxxi – cui partecipò lei - dovevamo rivederci. In quell’occasione mi disse: “Sono quasi diventata una santa”, perché tutti volevano toccarla. Tutti avremmo voluto fare ciò che lei ha realizzato. È sempre stata la persona in prima fila in una dimensione pubblica, anche per le cose che non si sanno. Non c’era giorno che lei non dedicasse agli altri. Andare a scattare le prima immagini del dopoguerra, e da Trieste si trasferì a Palermo, per fotografare la violenza. Poi lavorò per il quotidiano l’Ora, e poi si dedicò alla politica, prendendo delle delusioni. Nel momento in cui era minacciata, incontra Giovanni Falcone, che le raccomandava di mettersi un po’ da parte per proteggersi, per qualche tempo. Lei è sempre stata ottimista, pensando di poter combattere il drago, e anche sconfiggerlo. Poi la scrittura di un film con una persona vivente, che ha connessioni con la vita privata, è molto difficile. Dovevamo cercare anche una delicatezza nell’affrontare ciò che le stava intorno. È stato un lavoro fuori dalla norma. Ci sentivamo tutti i giorni, e ci eravamo rimandati qui, alla conferenza stampa.

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Mostra Letizia Battaglia. Storie di strada - immagini

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