Il nuovo film di Christopher Nolan, le novità sul cast

Cinema / News - 26 November 2024 10:00

Scopri il nuovo film di Christopher Nolan, con Matt Damon, Tom Holland, Robert Pattinson. Trama, cast, uscita

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Iva Zanicchi - video

Il nuovo film di Christopher Nolan, il cast e la possibile trama  

Il nuovo film di Christopher Nolan continua a raccogliere talent. Nelle scorse settimana era emerso che nel cast ci sarà Matt Damon, e ora anche Charlize Theron entrerà nel team. Non si conosce ancora quale sarà il suo ruolo, ma la parte non sarà tra le principali. Il main cast dovrebbe essere composto da Damon, Tom Holland e Robert Pattinson e Anne Hathaway. I ruoli secondari dovrebbero essere ricoperti anche da Zendaya e Lupita Nyong'o.

Non si conoscono dettagli sulla trama, ma probabilmente non avrà a che fare con una versione cinematografica della serie britannica degli anni '60 The Prisoner, un'impresa che Nolan aveva contemplato negli anni 2000. Come riportato da The Hollywood Reporter, il film potrebbe essere una storia sul rapporto tra padre e figlio, con le conseguenze che ne scaturiscono.

Film Oppenheimer - video

Il nuovo film di Christopher Nolan, la produzione

Nolan scriverà anche la sceneggiatura e produrrà insieme alla moglie e socia di produzione Emma Thomas per la loro etichetta Syncopy. Le riprese del film dovrebbero iniziare all'inizio del 2025, ed è già stata fissata una data di uscita, il 17 luglio 2026. L’uscita avverrà in Imax, così come per i precedenti film di Nolan.

La teoria filmica di Christopher Nolan

Un recente volume, The Philosophy of Christopher Nolan analizza la teorie filmica di Nolan In sedici saggi filosofi e scrittori professionisti hanno analizzato la sua opera, identificando temi ricorrenti come quelli di autodistruzione, natura, valore della verità, interesse politico dell'eroe e del cattivo. Robbie BH Goh, un professore di letteratura inglese, ha descritto Nolan come un "cineasta filosofico" che include idee filosofiche che spaziano da esistenzialismo alla moralità, epistemologia e distinzione tra apparenza e realtà. Si è evidenziato come le sue opere incorporino temi che possiedono "elementi del blockbuster di Hollywood", restando però "più riflessivi e autoriflessivi del tipico film d'azione consumistico". David Bordwell ha scritto che Nolan è stato in grado di fondere i suoi "impulsi sperimentali" con le esigenze dell'intrattenimento mainstream, e i suoi lavori fanno collimare "esperimenti con il tempo cinematografico, grazie a tecniche di punto di vista soggettivo e montaggio incrociato".

Nolan ha anche ammesso che l’uso di trame non lineari è stata influenzata dal romanzo Waterland di Graham Swift, perché "ha realizzato cose incredibili con linee temporali parallele e ha raccontato una storia in diverse dimensioni che era estremamente coerente". Ha confermato di essere anche influenzato dal linguaggio visivo del film Pink Floyd - The Wall (1982) e dalla struttura di Pulp Fiction (1994). Per Inception ha detto di avere avuto ascendenti con l’Inferno di Dante, La Jetée (1962), Al servizio segreto di Sua Maestà (1969) e Zabriskie Point (1970). Per Interstellar, i romanzi Flatland di Edwin Abbott Abbott, The Wasp Factory di Iain Banks e A Wrinkle in Time di Madeleine L'Engle; per Dunkirk, i lavori di Robert Bresson, passando per Intolerance (1916), Sunrise: A Song of Two Humans (1927). Per The Dark Knight Rises, ha ammesso di aver tratto ispirazione dal romanzo di Charles Dickens A Tale of Two Cities.

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