Il lavoro di attrice e modella a Los Angeles: intervista a Kristin Brock

Cinema / News - 10 January 2017 07:30

Kristin Brock è attrice e modella: ha lavorato al film "Passengers". Ci ha raccontato quali sono le difficoltà e aspettative di uno dei lavori più ambiti e concorrenzial

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Il lavoro di attore a Los Angeles e  Hollywood, commentato in queste ore con la consegna dei Golden Globes e in attesa della cerimonia degli Oscar è screziato. Si può giungere a recitare in film grazie ad esperienze televisive, o teatrali: oppure attraverso la moda. In ogni caso occorre entrare in quel roster per cui la propria presenza si riveli fondamentale, e al grande pubblico ciò che in prima istanza interessa di un film è l’attore, il suo appeal.

Abbiamo intervistato Kristin Brock, modella e attrice che ha lavorato al film “Passengers”, girato da Morten Tyldum e interpretato da Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

D. Cosa ne pensi del film "Passengers"?

Kristin Brock. Lo sai che ho appena avuto la possibilità di vedere il film ed è stato incredibile. Non sapevo in anticipo che si sarebbe rivelato una storia d’amore.

D. In quale sequenza hai recitato?

K. B. Ho avuto un ruolo nella scena della festa, come amica di Aurora. Sono stata entusiasta solo per avere avuto la possibilità di aver visto il regista Morten Tyldum lavorare, insieme agli altri attori del cast.

D. Nel film “Displacement” interpreti il Doppelgänger della protagonista Cassie. È un ruolo particolare.

K. B. “Displacement” è un film super cool di fantascienza, diretto e prodotto da Ken Mader. L’argomento è sulla fisica quantistica e il viaggio nel tempo: una giovane studentessa di fisica deve trovare un modo per invertire il tempo attraverso appunto un’anomalia e risolvere l'omicidio del suo fidanzato. La mia migliore amica, Courtney Hope è stato scelta e avevano cominciato a girare quando si sono resi conto che avevano bisogno di un'attrice che somigliava a Courtney, anche nelle scene in cui "Cassie", il personaggio principale, avrebbe bisogno di apparire in due posti contemporaneamente. Quindi è stato il mio primo lavoro ufficiale nella recitazione.

D. Tu hai lavorato molto come modella. È un lavoro che agevola il passaggio al cinema?

K. B. Il lavoro di modella ti permette di incontrare molte persone. D'altra parte, essendo una vita da appendiabiti non è sempre particolarmente attraente, almeno così si crede. Tuttavia può essere un'esperienza davvero divertente e gratificante. Recitare è la mia passione: ho imparato molte cose, sia per quanto riguarda l’industria dell’intrattenimento, sia sui progetti da poter seguire. È davvero impegnativo, che è il motivo per cui la gente dice sempre: "se puoi trovare un altro lavoro, fallo”.

D. Pensi che nel lavoro di attore ci sia solo un roster, e fuori da esso sia impossibile entrare?

K. B. Sì, c’è una sorta di mancanza di "classe media" - per così dire - con gli attori. Noi tutti lavoriamo sodo, e quelli che sono fortunati ottengono sei ruoli, e il resto di noi continua a lavorare con otto lavori collaterali diversi. Questo è un’esagerazione. Ma il mio punto di vista è più generico: realmente dovete impostare la vostra mente per questo obbiettivo.

D. Per un attore quanto conta l’aspetto fisico?

K. B. Molto, tanto che i miei hobby sono per lo più incentrati sulla salute e fitness. Anche se non potrò mai sfuggire ad una torta. Mai. O a un hot dog.

D. Come concili ciò con il lavoro di modella, dove l’aspetto è essenziale?

K. B. Penso che ognuno sia bello a tutti gli effetti. Ognuno ha qualcosa di unico. Quindi, con tanta concorrenza, può essere difficile lavorare in modo coerente. Per quanto mi riguarda, ho sempre detto che, piuttosto che essere considerata come unica, o fredda, il miglior complimento che potrei ricevere è che è un piacere lavorare con me.

D. Qual è il tuo libro preferito?

K. B.. Mi piace molto la storia. Quindi io di solito scelgo un’autobiografia, biografia o una sorta di romanzo storico. Ho letto tutto, dalla mitologia greca alle storie del re Enrico VIII e delle sue mogli, fino al processo alle streghe di Salem, ai racconti che si svolgono durante la guerra civile americana, fino agli aspetti della seconda guerra mondiale e le sue conseguenze.

Poi c’è settore fantasy, da "Il Signore degli Anelli” a “Harry Potter”. Se poi dobbiamo parlare della cronologia del Marvel Multiverse, consulto il mio amico nerd e poi ti rispondo.

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