Il dibattito sulla marijuana irrompe su Netflix grazie a 'Disjointed' con una grande Kathy Bates

Tv / News - 05 September 2017 09:00

"Disjointed" è la storia di una ex hippy di Los Angeles che riesce ad aprire un dispensario di marijuana legale dopo la legalizzazione in California. Sempre in bilico fra gag e rifles

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Film Il tuo ex non muore mai

Nel variegato panorama delle serie tv targate Netflix, "Disjointed" ha saputo ricavarsi una fetta d'attenzione sia per i temi trattati che per il carisma della protagonista interpretata da Kathy Bates. Ideata da Chuck Lorre, la storia segue l'ex hippy Ruth Whitefeather Feldman, una sostenitrice della legalizzazione delle droghe leggere che riesce ad aprire un dispensario di marijuana legale a Los Angeles, coinvolgendo nel progetto anche il figlio e i suoi squinternati amici.


"Disjointed" ha un taglio umoristico e in ogni episodio c'è almeno una psichedelica scena animata in cui un personaggio prova una qualità sempre differente di marijuana, ma sarebbe ingiusto ridurre lo show a una serie di gag: al pari di "BoJack Horseman" e "Rick & Morty", la serie utilizza un'ironia surreale per comunicare dei messaggi ben più profondi sulla natura umana. È il caso di Carter che, appena tornato da un periodo di combattimenti in Medio Oriente, recupera il senso della realtà dopo aver fatto uso di droghe leggere.

La serie si inserisce in un periodo in cui la marijuana è al centro del dibattito negli USA: lo scorso novembre la California ha legalizzato l'uso ricreativo della droga leggera, dopo che già nel 1996 era stato consentito l'uso terapeutico. I cittadini maggiorenni hanno diritto di possedere 28 grammi di marijuana per uso personale e di piantare in casa fino a sei piante. Nel 1996 la California divenne il primo Stato americano a legalizzare l’uso terapeutico.

© Riproduzione riservata



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