Gold, la ricerca dell’oro nel film con Zac Efron e Anthony Hayes

Cinema / News - 11 March 2022 10:30

Gold esce oggi negli Stati Uniti

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Serie tv Loot - video

Gold è il film action e thriller che esce oggi negli Stati Uniti. In un prossimo futuro distopico, un viaggiatore solitario, Virgil (Zac Efron) arriva in un avamposto, paga l'uomo del luogo, Keith (Anthony Hayes) per trasportarlo in un'area conosciuta come The Compound. Qui scoprono un'enorme pepita d’oro, ma mentre tentano di estrarla falliscono, perché non dispongono degli strumenti idonei. Virgil accetta di rimanere con l'oro mentre Keith parte per cercare di trovare un escavatore. 


Film Dune
Rimasto solo nel deserto con cibo, acqua e contatti radio limitati, Virgil perisce sia dal punto di vista fisico che mentale, e si ripara dal sole usando i pezzi di un aereo precipitato: finché incontra una donna sola che si aggira nelle vicinanze, e che sancisce la sua rovina.

Gold, il cast del film

Zack Efron ha lavorato di recente nella serie tv Human Discoveries, e sarà nel prossimo film Firestarter-L’incendiaria; Anthony Hayes ha recitato in War Machine. Nel cast ci sono anche Susie Porter (Ladies in Black), e Akuol Ngot. La regia è dello stesso Hayes, che ha già diretto Ten Empty, con una sceneggiatura scritta con Polly Smith. La critica ha espresso opinioni contrastanti sul film: per IndieWire nella pellicola è evidente “una visione nichilista del futuro - di disastro climatico, guerra, malattia o una combinazione dei tre (…) Gold finisce per essere di per sé piuttosto vuoto, privo di qualsiasi messaggio reale a parte il testo della canzone di Nick Cave che risuona mentre scorrono i titoli di coda: "People Ain’t No Good”. 


Per The Guardian “Gold è una produzione minimalista, per quanto riguarda la storia e l'ambientazione, con un interessante tipo di ambiguità contestuale: sappiamo che c'è un mondo più ampio oltre la cornice, anche se non conosciamo che aspetto abbia. La scarsità è intrigante, ma questo film è troppo scarso”. Per il The New York Times “l'atmosfera del film è miserabile in maniera inesorabile. La sua fotografia, di Ross Giardina, è sbiancata e brillante; il suo paesaggio sonoro presenta più mosche ronzanti che musica”.

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