Fish&Chips: a Torino la seconda edizione del Festival

Cinema / Festival / News - 21 January 2017 11:57

A Torino si svolge la seconda edizione del festival del cinema erotico "FISH&CHIPS"

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Prosegue fino al 22 gennaio a Torino il Festival FISH&CHIPS, dedicato al cinema erotico. Il Festival si tiene presso il Cinema Massimo di Torino e ha come partner il Museo Nazionale del Cinema.

Sono 11 i film in concorso, provenienti da Argentina, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svezia, mostrando le sfumature dell’eros. Uno degli eventi è stata la proiezione di “Belladonna of Sadness” (“Kanashimi no Belladonna”, 1973-2016’), film giapponese di animazione diretto da Eiichi Yamamoto, in versione restaurata in 4k in lingua originale: di genere anime psichedelico e underground fu liberamente ispirato a un saggio dello storico francese Jules Michelet sull’oppressione della donna nel tardo Medioevo, e presentato alla Berlinale.

I film in concorso ripercorrono i temi dell’erotismo e della scoperta. “Raccontano la sessualità - dice la direttrice del Festival Chiara Pellegrini - pur con stili e approcci differenti. Provengono da tutto il mondo e sono stati scelti per la loro capacità di offrire uno sguardo peculiare sul tema”.

Tra questi “Hide and Seek” (2014) vincitore del festival di Edimburgo e che racconta di giovani coppie che si rinchiudono in un cottage sperduto nella campagna britannica per sfidare la morale comune attraverso una serie di scambi di partner. “Kim”, su una giovane artista svedese che realizza una scultura con nastro adesivo lungo 3000 metri, finché non incontra Johannes scoprendo il BDSM. “The Bedroom” (2016), dove la camera da letto diviene luogo di scoperta.

La selezione dei film è avvenuta scegliendo i migliori prodotti del settore, dovendo discernere con perizia vista la grande quantità di materiali: “Cerchiamo di scegliere lavori qualitativamente rilevanti - afferma la direttrice - sia da un punto di vista tecnico che per quanto riguarda i contenuti. Dando spazio a produzioni indipendenti, spesso i mezzi non sono di altissimo livello, ma dove i contenuti sono forti ed incisivi, la carenza tecnica passa in secondo piano”.

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