Cars 3, incontro con il regista del film e il cast

Cinema / Fantasy / News - 13 July 2017 08:00

Cars 3" è il film d'animazione della Disney che uscirà il 14 settembre 2017

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Mauxa ha incontrato il regista del film della Disney “Cars 3”, Brian Fee. Con lui c’era il prodotto Kevin Reher e il cast vocale italiano. La storia è quella di Saetta McQueen che vuole dimostrare a una nuova generazione di piloti che lui è ancora la migliore macchina da corsa del mondo.

D. Il film affronta anche una tematica inusuale per un film Disney, quella del cambiamento di Saetta McQuenn. Come mai?

Brian Fee. Il film racconta di una formazione, ed in effetti vi ho inserito la mia esperienza di padre. Quando si è genitori si ha come priorità il benessere dei figli, e quindi ho inserito queste modifiche caratteriali in Saetta. Il discorso del fallimento è comunque integrante nel nostro film, e Saetta dà una chance a qualcun altro: quindi cresce anche in questo senso.

D. Quindi è stato anche azzardata come scelta, per quanto innovativa?

Brian Fee. John Lasseter (produttore della della Pixar, n.d. R.) dice sempre “fallite rapidamente e fatelo il prima possibile “. Noi impieghiamo cinque anni per realizzare un film, dallo storyboard alle supervisioni. Quindi ogni innovazione comporta dei rischi.

Kevin Reher. Io sono da molti anni alla Pixar, è per me il concetto di pensionamento pare più vicino (sorride). Per questo film abbiamo scelto anche delle location che riflettessero luoghi reali. Ad esempio la pista NASCAR a Daytona Beach. Alcune sono anche in disuso.

D. Per il cast vocale, come avviene la selezione?

Brian Fee. Quello che cerchiamo quando facciamo il casting delle voci è trovare una qualità extra che identifichi il personaggio. Soprattutto per i personaggi minori, che hanno pochi secondi per esprimersi e restituire un carattere.

D. Nel film emerge con più forza una figura femminile, Sally Carrera. Come mai è prendete in maniera già incisiva rispetto agli altri due episodi?

Brian Fee. Il motivo è di sprone caratteriale. I bambini temono di fare cose in cui pensano di non riuscire. Oppure che esperienze maschili non possano essere svolte da donne: le mie figlie non volevano suonare la chitarra perché credevano che fosse un’esibizione da maschi. Invece nel film volevano trasmettere l'idea che tutte le esperienze possono essere eseguite.

D. È la prima volta che fai da doppiatore in un film d’animazione?

Ugo Pagliai. L’ho fatto per diversi cartoni animati, ma per la Disney mai. Io sono Doc Hudson, mentre di Saetta McQuenn. Mi è piaciuto lavorare in un film che è un profluvio straordinario di sentimenti. Lui è vecchio ed abbandona le corse perché non ha più lo sprint di una volta, ma sa consigliare i giovani.

D. Sabrina, come ti sei immediata in Sally?

Sabrina Ferilli. Sally mi piace. Tutti sono innamorati dei cartoon perché rapprendano qualcosa di ancestrale e stupendo. Biancaneve e Cenerentola sono ben personaggi, ma si innamorano facilone e li ho sempre considerati tonti. Qui Sally è invece un personaggio femminile evoluto.

D. Il tuo ruolo quale è?

J AX. Sono un annunciatore di una gara cui saetta partecipa quasi per sbaglio. Lo speaker della folle gara 'sfasciacarrozze' Crazy 8. 

© Riproduzione riservata



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