Big Eyes, anticipazione del nuovo film di Tim Burton

Cinema / Drama / News - 25 February 2014 08:00

Big Eyes è il nuovo film con cui Tim Burton porta sul grande schermo il biopic della pittrice di bambini dai "grandi occhi" Margaret Keane. Nel cast Amy Adams e Christoph Waltz.

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Film Le vele scarlatte - video

Big Eyes. È un film USA di genere biografico - drammatico del 2014, sceneggiato da Scott Alexander e Larry Karaszewski e diretto da Tim Burton. Il cast ha come attori principali Christoph Waltz, Amy Adams e Terence Stamp. Girato in Canada e prodotto da Silverwood Films, Electric City Entertainment e Tim Burton Productions, "Big Eyes" sarà distribuito nelle sale cinematografiche da Lucky Red.

La trama. "Big Eyes" racconta la vera storia dell'artista Margaret Keane (interpretata da Amy Adams) e di suo marito Walter Keane (Christoph Waltz) che, tra il 1950 e il 1960, divennero un fenomeno culturale grazie ai loro celebri dipinti di bambini dai "grandi occhi". Quando l'idillio amoroso finì, e la coppia si divise e divorziò, nacque una serrata battaglia legale. Margaret trascinò Walter in tribunale per dimostrare di essere stata lei a inventare quel segno distintivo nei dipinti. La storica disputa culminò con l'ordine da parte del giudice di dipingere entrambi nel palazzo di giustizia. I loro quadri erano già famosi e riconoscibili. Walter era il mago del commercio, ma la vera artista era Margaret. L'ex marito si rifiutò di dipingere di fronte al giudice, sostenendo di avere un dolore al braccio, mentre Margaret non fece fatica a realizzare in breve tempo uno dei suoi caratteristici dipinti, vere e proprie opere d'arte.

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Il cast. "Big Eyes" vanta due attori di grande spessore per i ruoli da protagonista. Il Premio Oscar Christoph Waltz e la quattro volte nominata agli Academy Amy Adams. Tra di loro ci sono 18 anni di differenza, ma sono uniti - vicinissimi - dalla grande capacità recitativa. Sulla carta la coppia potrebbe funzionare a meraviglia. Nel cast anche Krysten Ritter ("I Love Shopping", "Margaret"), Danny Huston (figlio dell'attrice Anjelica Huston, visto in "La furia dei titani" e "Hitchcock"), Jason Schwartzman ("Marie Antoinette", "Saving Mr. Banks") e il grande Terence Stamp ("La casa dei fantasmi", "Operazione Valchiria"), nel ruolo di un critico d'arte.

La regia. Tim Burton, Il visionario regista hollywoodiano, è finalmente riuscito nel suo intento. Da anni sognava di poter raccontare sul grande schermo la vita della sua musa ispiratrice, la pittrice Margaret Keane, fonte preziosa per la caratterizzazione di alcuni tra i personaggi più famosi e "iconici" di Burton. È alle sue famose opere che il cineasta di ispira per realizzare il suo film "La sposa cadavere" (2005), che racconta la vicenda di Victor Van Dort e della sua fidanzata Victoria Everglot con la tecnica dell'animazione stop motion. I personaggi di questi cartoni animati hanno un gonfiore oculare che sembra "preso in prestito" dai quadri della Keane. Le opere di Burton, dopotutto, ricordano quasi un cartone animato, genere che il regista apprezza e valorizza col suo timbro cinematografico unico, come del resto ha fatto - anche se forse in modo meno esplicito - coi protagonisti del precedente "Nightmare before Christmas" (film d'animazione del 1993 diretto da Henry Selick, ideato e prodotto da Tim Burton) e quelli di "Beetlejuice - Spiritello porcello" (1988). Per Burton realizzare un biopic sulla pittrice Margaret Keane, oggi 86enne, è forse più di un tributo verso un'artista che stima e a cui si è ispirato con enorme successo, ma rappresenta il tentativo di rendere giustizia al  "femminicidio artistico" subito dalla pittrice, vista dall'avido ex marito come una talentuosa macchina da soldi, un mezzo facile per ottenerli in quantità. Una macchia probabilmente imperdonabile per Burton, che fin da piccolo si era circondato in camera delle opere della talentuosa e visionaria artista. Un segno, che permette di capire perfettamente perché l'omaggio filmico sia forse un desiderio finalmente realizzato,  dopo anni di pellicole che hanno consacrato "Burton come Burton". Il cineasta ha messo davvero tutto dentro "Big Eyes": l'amore, la passione per l'arte che brucia come un fuoco sacro, ma anche i feroci dissapori di una coppia, caratterizzata da una visone antitetica dell'arte e del loro percorso lavorativo, che non potrebbe renderli più diversi neanche di fronte all'amore e al senso della vita. Altro che quadri da vendere e business.

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