Andròn, il film sci-fi con Alec Baldwin prodotto in Italia: intervista al regista Francesco Cinquemani

Cinema / News - 20 June 2016 11:30

Mauxa ha intervistato Francesco Cinquemani, regista del film sci-fi "Andròn - The Black Labyrinth". Il film ha nel cast Alec Baldwin e Michelle Ryan: è prodotto in Italia.

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Film Greenland - video

Andròn - The Black Labyrinth è il film sci-fi di Francesco Cinquemani uscito nelle sale statunitensi il 3 giugno, distribuito da Ambi Pictures e Momentum Pictures. Nel cast ci sono Alec Baldwin, Michelle Ryan, la cantante Skin (Deborah Anne Dyer), Danny Glover e Margareth Madè.

La trama è ambientata nell'anno 2154, quando un gruppo di persone si risveglia in un luogo sconosciuto: si tratta di un labirinto claustrofobico. Loro non ricordano chi sono e come siano giunte lì: devono così imparare a decifrare codici, comprendere segnali mentre solo un uomo ha il controllo del luogo. L’obiettivo è ricostruire il passato per cercare di fuggire.

Mauxa ha intervistato il regista Francesco Cinquemani, che racconta la scelta di una trama fantascientifica: “Sono sempre stato affascinato dal genere fantastico. Sono nato a Roma e vivo vicino al Colosseo. I gladiatori mi hanno sempre affascinato fin da bambino e sono rimasto segnato da film come ‘Rollerball' e ‘La Decima Vittima”.

Francesco è anche giornalista, alcuni aspetti della professione sono stati riversati nella trama: “Così ho mescolato potere, manipolazione dei media, reality e gladiatori in una visione del futuro, come dire, leggermente pessimista. Il recente successo di ‘Hunger Games’ ha fatto tornare di moda questo genere e ha permesso alla mia follia di divenire realtà”.

D. Francesco, come è stato dirigere un cast come Alec Baldwin, Michelle Ryan?

R. “Parti dal presupposto che più l’attore è bravo e più è facile da dirigere. Devi solo essere tu più attento e sensibile nell’utilizzare al meglio la sua gamma espressiva. In questo film credo di essere stato molto fortunato. Tutti gli attori avevano talento, si sono impegnati al cento per cento nella riuscita del progetto. Dal punto di vista personale ogni attore è una storia a sé. E il regista è una specie di psichiatra. A volte devi rassicurarli e coccolarli, altre devi essere più duro e intransigente. Io cerco sempre di tenere un’atmosfera leggera sul set. Perché credo che anche se si lavora duramente, è sempre meglio sorridere che creare uno stato di tensione”.

Il film di fantascienza è iniziale nel panorama italiano, lo sforzo produttivo di “Andròn - The Black Labyrinth" è stato coadiuvato da un team affiatato, con riprese svoltesi a Malta: “Quelli che invece di internarmi, mi hanno assecondato sono stati i miei produttori: Monika Bacardi e Andrea Iervolino. È grazie a loro che il mio film sta uscendo in tutto il mondo”.

Un aspetto fondamentale del film è stata anche la post-produzione, con l’inserimento di effetti speciali curati da Michael Kowalski: “Nel film ci sono state due grandi difficoltà. La prima è stato il pochissimo tempo a disposizione per girarlo. Ho avuto solo ventuno giorni, che sono pochi anche per fare una commedia o un drammatico. Io avevo un cast numeroso composto da quattordici protagonisti, cinque scene d’azione molto complicate da girare, esplosioni realizzate sul set dal vero, molte scene di stunt e moltissime scene in cui dovevo contemplare gli effetti speciali o dovevo girarle in green screen. Un film equivalente americano sarebbe stato girato in quattordici settimane. Riuscire a finirlo senza sforare è stato molto, ma molto difficile. L’altra difficoltà per me è stata dover affrontare la lunghissima post-produzione per gli effetti speciali. Che è durata quasi un anno”.

Francesco ha diretto anche delle sitcom, come “Virus”, il film tv “Buio” e il documentario “Offstage": affidarsi ad una sceneggiatura solida è uno degli aspetti fondamentali. “Scrivo il copione recitando io tutte le battute, poi prima di girare il film faccio delle prove-letture con gli attori e in quella sede chiedo suggerimenti e modifiche. A volte, sentendola recitata cambio io stesso la battuta. Questo passaggio è utile, perché aiuta l’attore a fare suo il personaggio. In alcuni casi gli permetto anche d’improvvisare un po’, da lì pesco il meglio. A quel punto inserisco tutte le modifiche nel copione che rimane fisso fino al momento di girare. Poi a volte, può accadere che sul set ho un’idea e cambio qualcosa, ma di norma il testo è quello”.

I prossimi progetti di Francesco Cinquemani sono due film: “Si tratta di due remake di film famosi del passato. Uno è di un film americano, di cui curerò la sceneggiatura. L’altro è di un film italiano e lo dovrei anche dirigere. Il primo è una storia ambientata nello spazio ed è piena di effetti speciali, il secondo è un noir privo di speranza, cupo, violento e sanguinario”.

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