A Monster Calls - 7 minuti dopo la mezzanotte, intervista all'attore del film Morgan Symes
Cinema / News - 27 January 2017 07:30
Mauxa ha intervistato Morgan Symes, attore del film "A Monster Calls": nel cast ci sono Sigourney Weaver e Felicity Jones.
A Monster Calls (“7 minuti dopo la mezzanotte”) è il film di Juan Antonio Bayona in questi giorni nelle sale statunitensi. In Italia uscirà il 18 maggio 2017.
Nel cast ci sono Sigourney Weaver, Felicity Jones, Lewis MacDougall, Liam Neeson e Geraldine Chaplin. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Patrick Ness, dalla cui trilogia “Chaos Walking” è in lavorazione il film diretto da Doug Liman con Daisy Ridley e Tom Holland.
La trama di “A Monster Calls” vede come protagonista Conor, ragazzo che vive con difficoltà l’adolescenza, con la madre malata terminale, le angherie di bullismo, il rapporto conflittuale con la nonna e il padre. Conor si sfoga nel disegno, finché una notte riceve la visita di un mostro simile ad un albero umanoide. Il mostro gli racconta tre storie, e in cambio ne chiede una da lui, legata alla sua “verità”.
Mauxa ha intervistato l’attore del film Morgan Symes. Morga ha lavorato anche alla serie tv “The Refugees” e al film “Dummy” (2008) con Aaron Taylor-Johnson. D. Nel film “A Monster Call” che ruolo interpreti?
Morgan Symes. Nel film interpreto l'avvocato che si occupa di gestire la custodia del piccolo alla nonna, il ruolo svolto da Sigourney Weaver.
D. J.A. Bayona è il regista, famoso per l’attenzione ai dettagli avendo diretto anche “The Impossible” e “The Orphanage”. Come vi siete trovati sul set?
M. S. Juan Antonio Bayona ha un vero occhio per i dettagli, ed era molto desideroso di ottenere la giusta atmosfera per le scene girate. La vicenda è raccontata dal punto di vista di Conor, che si sente turbato dalla presenza dell'avvocato, testimoniando cose organizzate in maniera segreta.
D. C’è un episodio particolare accaduto sul set?
M. S. Sì, ho scoperto che il regista aveva usato la musica per ottenere dagli attori la migliore interpretazione nel momento della scena raffigurante gli ultimi momenti prima della morte di mamma di Connor.
D. Hai recitato accanto a Sigourney Weaver. Come è stata l’esperienza?
M. S. Sigourney era molto cordiale. Qualsiasi paura che avevo avuto di lavorare con Ripley di “Alien” è stata rapidamente dissipata! C'era in generale un'atmosfera rilassata sul set e un bel rapporto tra gli attori e la troupe.
D. Il film racconta anche come allontanare la paura della morte. Cosa pensi di questo aspetto?
M. S. Questo è un aspetto molto interessante del film. Per me si tratta di fare i conti con qualcosa che è troppo terrificante da affrontare a viso aperto: in questo caso, la conoscenza di Connor che sua madre sta morendo. Si tratta anche di lasciarsi andare, che è forse la cosa più difficile per tutti noi da realizzare. La maggior parte di noi siamo estremamente timorosi dei cambiamenti, anche se questo film ritrae un drastico cambiamento che si potrebbe applicare a tutti i nostri timori di adattamento alle nuove circostanze.
D. Vivi in Spagna. Quali hobbies hai?
M. S. Sì, sono molto fortunato a vivere vicino al mare, nel clima caldo della Spagna, in modo da poter nuotare e generalmente essere molto attivo all'aperto. Scrivo anche, e quando posso viaggiare verso il Regno Unito per suonare in una blues band. Poi pratico anche la tecnica Alexander, che è un modo fantastico di lasciare andare la tensione e rimanere equilibrato, fisicamente e mentalmente.
D. Qual è il suo prossimo progetto?
M. S. Inizierò le prove per una produzione teatrale: si tratta di “1984” di George Orwell, una storia vera per i nostri tempi. Interpreto OBrien, affascinante personaggio enigmatico e un vero contrasto con i ruoli in cui mi sono immedesimato di recente.
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