Fabrizio De André, In Passaggi Di Tempo. Nostalgia Di Un Poeta
Comics / News - 15 October 2009 09:17
Parlare della persona e del personaggio Fabrizio De Andrénon è facile, per molte ragioni: prima fra tutte quella di incorrere nella banalità, nella scontatezza del già detto e forse dell\'abusato fino al logoramento, nel descrivere la vita e l\'attività di un uomo che si è sempre attaccato con ferocia alla propria intimità e che sostanzialmente era contrario alle cerimonie e ai riconoscimenti formali.
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Ma se a farlo è un giornalista e scrittore come Doriano Fasoli, che Fabrizio lo ha conosciuto di persona, allora c\'è ancora speranza di trarne qualcosa di veramente interessante e inedito.
La speranza di imbattersi in un testo che racconta, attraverso interviste a collaboratori e amici di De Andrè come la scrittrice Fernanda Pivano, Paolo Villaggio, Ivano Fossati e non ultima Dori Ghezzi, i tormenti e le anomalie, le ambizioni e le mille sfaccettature di un animo creativo e fuggitivo, non un \"atleta della parola\" com\'ebbe a definirsi lui stesso, semmai un \"artigiano di buon livello\".
Il cantautore colto e raffinato che lascia trasparire dalle note delle sue canzoni storie e vissuti di un\'Italia in bilico, tra sogni e delusioni, a cavallo di tre decadi dagli anni \'6o agli anni \'80.
Ripercorrendo le varie tappe storico-artistiche di De André, grazie ad una dettagliata discografia curata da Luciano Ceri, si ha come l\'impressione di trovarsi dentro un immenso affresco culturale adimensionale, circondati non solo da paesaggi e personaggi, ma anche da atmosfere, fatte di emozioni e sentimenti quasi palpabili.
Sentimenti e temi che sono caratteristici di De André e che lo accompagnano per tutta la sua prolifica attività artistica, come il costante riferimento al mondo degli esclusi, dei vinti, dei disadattati (non ultimo lo stesso cantante); le ballate, le canzoni d\'amore, e il costante filo diretto con la morte, verso la quale manterrà sempre un atteggiamento di rispettoso riguardo.
Da Villon a Brassens, da Bob Dylan a Leonard Cohen e Alvar Mutis, passando per Edgar Lee Masters, siamo messi nella condizione di rintracciare e conoscere le fonti d\'ispirazione dei più grandi successi del cantautore genovese, quali Non al denaro non all\'amore né al cielo (1971), ispirato alla celebre Antologia di Spoon River, Anime Salve (1996), realizzato con Ivano Fossati, o ancora un esempio di sperimentazione linguistica come Creuza de ma (1984).
Ma al di là di variazioni tematiche e delle illustri collaborazioni professionali, come quelle con Francesco De Gregori e la Premiata Forneria Marconi, è interessante notare come l\'accento venga posto sull\'evoluzione che la componente vocale e ritmica delle canzoni di \"Faber\" subiscono nel corso degli anni, e da qui il titolo azzeccatissimo del volume, \"Passaggi di tempo\".
Fasoli evidenzia con puntualità i cambiamenti che accorrono nell\'utilizzo della voce e delle componenti timbriche da parte di De André, che \"mette alla prova le capacità interpretative di chi ascolta (il brano), costruito com\'è sulle associazioni di immagini, sulla concatenazione di figure e suoni comprensibili solo entrando nella dimensione parallela della poesia\".
L\'interesse per nuove sonorità, nuovi ritmi,strumenti, accordi e immagini si sintetizza nella
realizzazione di canzoni pensate, scritte e cantate in idioma genovese, di un\'intensità di una bellezza davvero uniche, che del resto riflettono l\'intensa ricerca e l\'amore del cantante per le diverse culture del Mediterraneo: \"Jamin-a\", \"Sindun\", \"A Duménega\".
Non posso fare a meno di proporre il ricordo di Fabrizio De André da parte di Stefano Benni: \"Credo che Fabrizio fosse, da solo, un\'intera isola sospesa tra i mari della dolcezza e della rabbia. Un porto di navi e lingue diverse, di marinai e donne misteriose, dove sbarcavano le sonorità di terre lontane e le parole degli chansonnier francesi che tanto amava, un\'isola percorsa da burrasche e da grandi calme\".
E\' difficile poter immaginare come De Andrè descriverebbe la nostra società attuale, tra Grande Fratello e primi ministri con manie di grandezza, crisi economica e pandemie, ma di certo questo libro ci dà la possibilità di avvicinarci con precisione all\'uomo e all\'artista che ci ha affascinato con canzoni che rimarranno parte del patrimonio musicale e culturale italiano, per bellezza, sensibilità e impegno civile.
Unica nota \"dolente\": il CD dovrete procurarvelo voi!
Doriano Fasoli, Fabrizio De Andrè, Passaggi di tempo. Coniglio Editore (collana Soundcheck), 2009, 346 p., http://www.coniglioeditore.it
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