Influenza Suina. Precauzioni

Daily / News - 27 April 2009 10:44

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Film Bones And All - video

L'influenza suina da un maialino si diffonde al pianeta, seminando una pandemia dalle dimensioni allarmanti. Si ricorre il cibo vegetariano, la psicosi diventa globale senza sapere veramente quali siano le precauzioni da seguire.

In verità il virus nasce dall'unione tra l'influenza aviaria (quella dei polli) e l'umana. Il nome di questo virus è A/H1N1 e, in quanto virale il contagio può avvenire per via aerea: accade soprattutto in persone che si espongono direttamente con allevamenti di maiali (lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche). Da persona a persona, la trasmissione può avvenire con la stessa modalità dell'influenza stagionale che colpisce molti di noi nel tardo autunno ed inverno: arriva quindi attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee, come la tosse e lo starnuto. L'infezione può avvenire anche toccando superfici contaminate con secrezioni infette e poi portando alla bocca e al naso le mani. Come per ogni precauzione nata dal buon senso, il lavaggio le mani è una misura fondamentale per ridurre il rischio di infezione e interrompere la catena infettiva..


Ricordiamo che un virus (dal latino vÄ"rus, che significa "tossina"), è composto da batteri, ossia da organismi unicellulari che in particolari condizioni sono debellati. Quindi è inutile rifiutarsi di mangiare la carne quando il batterio che è alla base dell'influenza suina, ad una temperatura di 70-80 gradi scompare. Basta quindi cuocere la carne a questo calore. In ogni caso, una volta contagiati, il trattamento con farmaci come oseltamivir e zanamivir è sufficiente a combattere l'influenza. I 20 decessi accertati finora sono causati dal fatto che l'influenza si è presentata in forma grave, così come quella stagionale: e il decesso è stato causato da particolari deficienze immunitarie dell'infettato.

Il clamore mediatico ha creato una paura che presto diverrà globale, se non arriverà una notizia (basta una!) che rassicuri dell'isolamento completo del virus.

(Informazioni tratte da CDC e Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali - Direzione generale Prevenzione sanitaria).

 

 

 

© Riproduzione riservata



Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon