Robin Hood – Squadra Che Vince Non Si Cambia
Cinema / News - 14 May 2010 11:04
All'ormai quinta collaborazione, dopo film di successo come Il gladiatore, Un'ottima annata, American Gangster, Nessuna verità, il regista britannico Ridley Scott (Alien - 1979, Blade Runner - 1982, Il gladiatore - 2000) e l'attore neozelandese Russel Crowe (Insider - Dietro la verità - 1999, Il gladiatore - 2000, American Gangster - 2007) possono dirsi una vera e propria squadra e vincente per giunta, vista la quantità di successi accumulati. In particolare, dopo il clamore suscitato da Il Gladiatore, l'idea che i due stessero lavorando sul progetto affascinante di un nuovo e diverso Robin Hood aveva creato entusiasmo e aspettative alle stelle. Proiettato ieri in apertura del 63esimo Festival di Cannes, il film delude un pò, non per errori o difetti, quanto per il mancato capolavoro che tutti attendevano. Da un regista visionario e poliedrico come Ridley Scott ci si aspettava uno sguardo un pò diverso, non il solito bel film, ben realizzato con tutte le componenti al posto giusto. Questo ormai lo sanno realizzare in molti. In questo Robin Hood, a parte l'idea nuova, rispetto ai precedenti, di spiegare la nascita del fuorilegge, identificare suo padre in uno dei costitutori della Magna Ch
arta Libertatum e far morire re Riccardo Cuor di Leone fantasiosamente prima del suo ritorno in patria, non c'è altro. L'eroe è sempre lo stesso, la storia si snoda con andirivieni un pò noiosi tra la Francia e l'Inghilterra, le lotte tra deboli e potenti, ricchi e poveri, sono le stesse in ogni epoca e cultura e non c'è niente nel film che susciti un interesse, un sentimento in più. Pur nell'estrema bravura dei due interpreti principali, Russel Crowe e Cate Blanchett (Elizabeth - 1998, The Aviator - 2004, Diario di uno scandalo - 2006) nel ruolo di Lady Marian, non si riesce ad avere quel quid in più che avrebbe fatto la differenza.
Chi è cresciuto con l'immagine di Kevin Costner come Robin Hood lo avrà un pò rimpianto, non perchè Crowe non sia altrettanto affascinante (lo è forse anche di più e più tenebroso), ma quello del Principe dei ladri era se non altro molto più romantico, grazie forse anche alla splendida colonna sonora in cui campeggiava la splendida Every thing I Do (I Do It For You). Qui, a ben guardare, non c'è una colonna sonora particolare o una fotografia particolare. Tutto è ben fatto e tutti sono molto bravi, ma non c'è alchimia, non c'è quel tocco di magia che un film del genere dovrebbe suscitare. C'è un gran senso di già visto e già sentito. Crowe sembra il Massimo Decimo Meridio de Il Gladiatore (anche la pettinatura è simile) e la Blanchett è la stessa donna fiera e coraggiosa di Elizabeth. Peccato! Unico grande pregio del regista è stato quello di avere evitato gli eccessi, realizzando un film composto e sobrio adatto alla famiglia. Squadra vincente non si cambia, quindi, ma non si riesce a sorprendere.
ROBIN HOOD - Regia: Ridley Scott. Sceneggiatura: Brian Helgeland. Interpreti: Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Mark Strong, Mark Addy, Oscar Isaac, Danny Huston, Eileen Atkins, Kevin Durand, Scott Grimes, Alan Doyle, Max Von Sydow, Douglas Hodge, Robert Pugh, James Fiddy, Bronson Weeb, Léa Seydoux. Genere: Azione, Drammatico, Storico, Avventura. Durata: 148 min. Paese: USA, Gran Bretagna 2010. Produzione: Imagine Entertainment, Scott Free Productions, Universal Pictures. Distribuzione: Universal Pictures. Uscita: mercoledì 12 maggio 2010.
Sito ufficale: http://www.robinhoodthemovie.com/
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