Stefano Quaglia: Il Tartufo E La Polvere

Comics / News - 21 April 2010 09:10

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Film Conclave - video

Stefano Quaglia, pubblicitario e produttore cinematografico, classe 1963 esordisce nel campo della narrativa con il giallo Il tartufo e la polvere. Il morto in questione è un uomo macedone, Bosko Sadik, rinvenuto, soffocato da un tartufo, proprio sui gradoni di piazza Duomo, a Milano.

A occuparsi dell'indagine sarà il commissario Arnaboldi, catapultato nel luogo dove il giovane macedone viveva, nelle Langhe, e si guadagnava da vivere lavorando nell'industria del tartufo. L'indagine porterà il protagonista, il commissario Arnaboldi a scoprire un piccolo mondo.

 L'aspetto 'cartoonesco' e fumettistico che parte da Hannet e arriva a Lupin III, fino alle citazioni in merito al cinema rivela la formazione dello scrittore. Infatti, inizialmente Quaglia aveva l'intenzione di scrivere la sceneggiatura di un film, poiché l'ispirazione per scrivere la storia era partita da alcuni riferimenti visuali, solo in un secondo momento ha trasformato la sceneggiatura in un romanzo.

Il lettore può cogliere l'intenzione, da parte dell'autore, di dissacrare il tartufo, andando contro quegli stereotipi che vede quest'alimento di grande prestigio. Cerca di rivalutare l'identità della provincia attraverso la tradizione enogastronomica, quella stessa provincia che ormai deve rimettersi in gioco con le nuove influenze apportate dagli stranieri di varie nazionalità che entrano nella struttura sociale portando con sé le proprie tradizioni.

Un noir paradossale, con uno stile leggero senza troppe pretese. Invito il lettore a conoscere l'autore dei due dipinti utilizzati per la copertina del libro, David Dalla Venezia, le sue, secondo il mio modesto parere, sono delle immagini con profondo potere.

Stefano Quaglia, Il tartufo e la polvere, Marcos y Marcos, collana Marcos Ultra 5, 2009, pagg. 173, E 12,00

ISBN 978-88-7168-519-9

www.marcosymarcos.com

© Riproduzione riservata



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