Milano: Salone Del Mobile 2010. La Stagione Dei Record

Daily / News - 20 April 2010 15:06

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Nonostante la nube di polvere e cenere che ha sovrastato l'Europa e il Nord Italia in queste ultime ore, il Salone del Mobile 2010 di Milano che si è da poco concluso ha registrato anche quest'anno un boom di ingressi. Le oltre 300 mila visite parlano chiaro: ben 280 mila gli operatori del settore interessati, con una buona metà provenienti dall'estero. Le manifestazioni, comprendenti anche il programma degli eventi del Fuori Salone, sono durate sei giorni, includendo quest'anno: il Salone internazionale del complemento d'arredo, il Salone Satellite dedicato ai giovani designer e le biennali di Eurocucina e Salone internazionale del bagno. Il grande pubblico, che solo nella giornata di domenica 18 aprile si è attestato intorno alle 30 mila presenze, ha dimostrato ancora una volta di essere attento e partecipe alle svolte innovative di uno dei settori che più ci rappresentano nel mondo per creatività e intraprendenza: il design. Firme prestigiose come Frau, Missoni, Armani Casa, Kartell, Cassina, Domo Italia e tanti altri brand hanno partecipato a questa 49ma edizione dell'evento più prestigioso nel campo del design di interni e del prodotto. Il presidente del Cosmit (l'ente che organizza e gestisce il Salone) Carlo Guglielmi si dice molto soddisfatto del risultato raggiunto, benché rimanga ancora molto da fare per riparare ai danni provocati dalla crisi economica.

 

"A fronte di una situazione estremamente difficile, che non presenta significativi cambiamenti rispetto a un anno fa se non per un leggero aumento del numero dei preventivi richiesti alle aziende, che però non si sono ancora trasformati in ordini né tantomeno in un aumento della produzione, l'intera superficie espositiva di 209 mila metri quadri netti era al completo [...] Spero che il cambio epocale imposto da questa crisi riaccenda l'attenzione sul mondo della produzione. In Italia servono riforme strutturali".

 

Anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, a conclusione di questa edizione, si è detta molto soddisfatta ed orgogliosa per lo spirito di rivalsa dell'imprenditoria italiana e in particolare di questa creatura tutta italiana che esporta nel mondo le nostre migliori qualità. L'imprenditoria e l'artigianalità sono ancora una volta il binomio vincente di una grossa fetta dell'economia del nostro Paese (che riguarda per lo più le esportazioni). Ma non è stata solamente la zona di Rho - Fiera ad essere l'unica protagonista: l'intera città di Milano è stata coinvolta con performance, concerti, installazioni e avvenimenti che hanno spaziato dall'Università Statale alla zona di Via Tortona, sede di numerosi studi di giovani designer. Gli showroom di tutti i principali brand sono rimasti aperti, tra aperitivi e dimostrazioni, per coinvolgere il pubblico e spiegare le novità tecnologiche e sensoriali che sono occorse negli ultimi anni nel modo di vivere la casa e lo spazio. Due esempi su tutti: la cucina e il bagno, con tutti gli annessi e connessi. Le cucine diventano iper-tecnologiche, con moduli a scomparsa, ricche di colore e rifinite in materiali pregiati: l'acciaio delle cappe a vista (che diventano vere e proprie componenti estetiche) si accosta così alla pietra grezza dei piani di lavoro. Ma possiamo trovare alternative interamente in vetro - satinato o lucido, anche colorato - protetto da particolari lavorazioni che lo rendono resistente alle alte temperature e agli urti. Il grande tema affrontato dai designer rimane il risparmio energetico, congiuntamente alla riciclabilità dei materiali. Il bagno invece si trasforma in una spa domestica, invitando l'utente a vivere la propria intimità all'insegna della massima comodità e del benessere, circondati da docce a cascata - con led incorporati per sfruttare i vantaggi della cromoterapia. L'attenzione ai dettagli suggerisce uno sviluppo intorno a forme circolari e morbide di rubinetti e getti, studiati ergonomicamente per rispondere alle esigenze dell'utente.

 

Tra le figure al centro delle attenzioni della critica e degli operatori del settore ci sono le creazioni di architetti e designer come Carlo Colombo, Antonio Citterio, Patricia Urquiola e ovviamente un inarrivabile innovatore come Philippe Starck. Un mondo affascinante e sempre in movimento quello del design, tra sperimentazione e nuove forme, che sa predire e anticipare le esigenze di una clientela sempre più attenta e preparata. D'altronde, come ha sottolineato recentemente un grande teorico del campo come Gillo Dorfles, le persone stanno cominciando a comprendere che il design industriale fa parte della nostra vita di tutti i giorni, e da qui l'importanza di studiarlo ed amarlo.

© Riproduzione riservata


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