Ascolto
Daily / News - 05 March 2009 13:42
Da fuori, guardando dentro
Vedi un sorriso, e tutto va bene
Però se osservi un po' più da vicino
Scopri il dolore in cui io vivo.
Mi chiedi come sto
Ma in realtà non vuoi saperlo
Perché se ti mostrassi il mio dolore
Non mi lasceresti parlare.
Da dentro, guardando fuori
Vedo la gioia nelle vite degli altri
Mi chiedo dov'è finita la mia gioia
La sua assenza mi fa male agli occhi.
Vedo i giorni passare, confusi
E vedo mia figlia crescere
Ho paura che quello che faccio possa ferirla
O forse è troppo piccola per accorgersene.
La mia bambina è molto importante per me
E' la più bella cosa che io abbia mai visto
La amo più della mia vita
Ma nonostante questo a volte mi sento cattiva.
Non so perché mi arrabbio così
I suoi pianti sono il suo modo di parlare
Non si merita la mia rabbia
O il mio atteggiamento di sfida.
Mi dite che è una brava brava bambina
Credete che non lo sappia?
Le vostre parole fanno più male
Vorrei solo lasciar perdere tutto.
Perché avete paura di sentire
La verità che si cela dietro il mio sorriso?
Ho bisogno che capiate
Che mi ascoltiate per un attimo.
E' la malattia che mi ha colpita
Non sono una persona cattiva
Faccio del mio meglio come madre
E do tutto quello che ho.
Con il tempo starò bene di nuovo
Ma adesso ho bisogno di voi
Per avere una spalla su cui piangere
O un po' di comprensione.
(Sherry Hardy, 30 maggio 1996, Cliente dell'Austin and Repatriation Medical Centre, Clinica Infantile)
In questa poesia è racchiuso tutto lo sconvolgente vissuto personale di una donna affetta da depressione. E' una disperata richiesta di aiuto alle persone che la circondano, richiesta che si cela dietro un sorriso di circostanza, in quanto la sua nuova condizione di madre si scontra con lo stato di infelicità da cui è pervasa.
La sofferenza maggiore per la donna è quella di non poter prendersi cura in modo adeguato del bambino, non saperlo amare come una "buona" madre dovrebbe fare, aver paura che il suo amore distorto possa fargli del male.
Ma fortunatamente c'è una presa di coscienza del suo stato emotivo. In questa
dichiarazione di sofferenza la madre è consapevole di essere affetta da depressione e che può e vuole guarire, ma per farlo ha bisogno di qualcuno su cui contare, con cui condividere preoccupazioni e ansie senza essere giudicata. Il fatto che la donna abbia raccontato in versi il suo disagio, è sintomatico del contrasto tra l'esigenza di esporre le proprie afflizioni - spesso considerata impellente - e trovare un un interlocutore adatto.
Vedi un sorriso, e tutto va bene
Però se osservi un po' più da vicino
Scopri il dolore in cui io vivo.
Mi chiedi come sto
Ma in realtà non vuoi saperlo
Perché se ti mostrassi il mio dolore
Non mi lasceresti parlare.
Da dentro, guardando fuori
Vedo la gioia nelle vite degli altri
Mi chiedo dov'è finita la mia gioia
La sua assenza mi fa male agli occhi.
Vedo i giorni passare, confusi
E vedo mia figlia crescere
Ho paura che quello che faccio possa ferirla
O forse è troppo piccola per accorgersene.
La mia bambina è molto importante per me
E' la più bella cosa che io abbia mai visto
La amo più della mia vita
Ma nonostante questo a volte mi sento cattiva.
Non so perché mi arrabbio così
I suoi pianti sono il suo modo di parlare
Non si merita la mia rabbia
O il mio atteggiamento di sfida.
Mi dite che è una brava brava bambina
Credete che non lo sappia?
Le vostre parole fanno più male
Vorrei solo lasciar perdere tutto.
Perché avete paura di sentire
La verità che si cela dietro il mio sorriso?
Ho bisogno che capiate
Che mi ascoltiate per un attimo.
E' la malattia che mi ha colpita
Non sono una persona cattiva
Faccio del mio meglio come madre
E do tutto quello che ho.
Con il tempo starò bene di nuovo
Ma adesso ho bisogno di voi
Per avere una spalla su cui piangere
O un po' di comprensione.
(Sherry Hardy, 30 maggio 1996, Cliente dell'Austin and Repatriation Medical Centre, Clinica Infantile)
In questa poesia è racchiuso tutto lo sconvolgente vissuto personale di una donna affetta da depressione. E' una disperata richiesta di aiuto alle persone che la circondano, richiesta che si cela dietro un sorriso di circostanza, in quanto la sua nuova condizione di madre si scontra con lo stato di infelicità da cui è pervasa.
La sofferenza maggiore per la donna è quella di non poter prendersi cura in modo adeguato del bambino, non saperlo amare come una "buona" madre dovrebbe fare, aver paura che il suo amore distorto possa fargli del male.
Ma fortunatamente c'è una presa di coscienza del suo stato emotivo. In questa
dichiarazione di sofferenza la madre è consapevole di essere affetta da depressione e che può e vuole guarire, ma per farlo ha bisogno di qualcuno su cui contare, con cui condividere preoccupazioni e ansie senza essere giudicata. Il fatto che la donna abbia raccontato in versi il suo disagio, è sintomatico del contrasto tra l'esigenza di esporre le proprie afflizioni - spesso considerata impellente - e trovare un un interlocutore adatto.
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