In trance, revanscismo al femminile ed intricata storia d'inganni e psicanalisi

Cinema / News - 29 August 2013 12:47

Arriva oggi giovedì 29 agosto 2013 nelle sale cinematografiche italiane un thriller del regista Danny Boyle dalla trama cervellotica. Vi recitano Vincent Cassel ed una sensualissima Rosario Dawson nel

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Film 12 Strong

“In trance” è l'emblematico titolo della nuova pellicola di Danny Boyle, che propone sul grande schermo una storia tanto accattivante quanto complicata. È quella di Simon (James McAvoy), assistente di una casa d'aste che si unisce ad una banda criminale guidata dal boss Frank (Vincent Cassel), per rubare un quadro di valore inestimabile. Durante la rapina, viene però urtato al capo e, quando si risveglia, scopre di non conoscere più la propria identità. L'amnesia ha  pure cancellato il ricordo del posto ove è stato celato il quadro rubato. I compagni di furto dubitano di lui e, coadiuvati da un'ipnoterapeuta (Rosario Dawson), tentano di fargli tornare la memoria!

Esteticamente curato sino a toccare la stucchevolezza,  “In trance” costituisce l'adattamento per il cinema di un tv-movie del 2001. È l'undicesima opera di Boyle, già firmatario alla regia di “Piccoli omicidi tra amici” (1994), “Trainspotting” (1996), “Una vita esagerata” (1997), “The beach” (2000), “Ventotto giorni dopo” (2003), “Millions” (2004), “Sunshine” (2007), “The millionaire” (2008), “Centiventisette ore” (2010) e del cortometraggio “Happy and glorious” (2012). L'artista inglese ha vinto un Efebo d'oro nel 1997 per “Trainspotting” ed un premio Oscar  nel 2009 come miglior regista per “The millionaire”.

Le riprese di “In trance” sono cominiciate nel mese di settembre 2011 e si sono svolte a Londra; le scene della rapina del quadro sono state girate all'interno del Victoria and Albert Museum, in Cromwell Road, South Kensington. Il primo trailer del film è stato diffuso online il 9 gennaio 2013, mentre il trailer italiano è stato rilasciato il 3 luglio, in occasione della presentazione in anteprima alle Giornate Professionali di Cinema di Riccione. A causa della presenza di contenuto sessuale, immagini di nudo e violenza talvolta raccapriccianti e per l'uso di un linguaggio volgare, la visione del lungometraggio è stata vietata ai minori di diciotto anni.

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