Keith Jarrett 2007-2013: croce e delizia per il 40tesimo anniversario di Umbria Jazz a Perugia
Daily / News - 08 July 2013 09:32
Keith Jarrett, pianista jazz tanto bravo quanto stravagante e esigente, croce per gli organizzatori, delizia per il pubblico. Dopo la prima storica esibizione nel 1974, alla seconda edizione dell'Umbr
Keith Jarrett all'Umbria Jazz 2013. In pochi avrebbero sperato di rivedere il celebre trio del fenomenale pianista jazz sui palchi del capoluogo umbro per il 40° anniversario dell'Umbria Jazz. Eppure, a volte, i sogni diventano realtà: in programma ieri 7 luglio, il trio jazz composto da Keith Jarrett al piano, Gary Peacock al contrabbasso e Jack De Johnette alla batteria è salito sul palco per iniziare il proprio concerto, non prima di qualche flash di troppo che ha riportato alla mente quel “tragico” 2007, quando Jarrett, per un flash di troppo al Santa Giuliana dove si era appena esibito, rifiutò di fare il bis e pensò bene di lasciare il palco salutando il pubblico con un “dannata città”.
A quel tempo, il direttore di Umbria Jazz Carlo Pagnotta decise di interrompere la collaborazione con Keith, collaborazione iniziata sin dalla seconda edizione del festival nel 1974 e proseguita con numerose performance e apparizioni, tutte di qualità assoluta, condite comunque da eccentriche stravaganze del pianista e del suo trio jazz.
Sei anni dopo quel nefasto 2007, pace fatta e di nuovo insieme: piano antiflash accuratamente studiato nei minimi particolari. All'arrivo del trio, grande ovazione ma anche, e ancora una volta, quei fastidiosissimi flash. Nessuno problema, il pianista ringrazia tutti con un “see you later” e se ne va generando il panico nella folla, conscia di aver tirato troppo la corda e aver urtato la sua sensibilità. Non si sa cosa sia successo dopo, ma è ormai già noto a tutti il lieto fine: Jarrett torna sul palco e si esibisce nuovamente all'Umbria Jazz, anche se pretende di suonare a luci spente, giusto per essere sicuro che nessuno sia più in grado (sempre che qualcuno ne avesse avuto ancora voglia) di fotografarlo con quel dannato flash. Tutto è bene quel che finisce bene: forse neanche lo stravagante jazzista se l'è sentita di rovinare il 40° anniversario di Umbria Jazz e la festa per i 30 anni dalla formazione del mitoco trio Jarrett-Peacock-De Johnette
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